Il derby di Calabria pone davanti il Crotone e la Reggina, massime esponenti del calcio regionale ma soprattutto squadre intenzionate a puntare con decisione verso i piani alti.
Passati i primi due turni della Serie B, le attenzioni per la terza giornata sono rivolte decisamente verso il meridione. In particolare è la Calabria con il suo derby ad accendere le fantasie e gli entusiasmi degli appassionati del campionato cadetto. Il Crotone ospiterà la Reggina in uno stadio “Ezio Scida” che non farà mancare il proprio supporto, grazie a un derby che torna a distanza di una decina di anni.
Il Crotone, in questo lasso di tempo, è praticamente cresciuto dimostrandosi una solida realtà del calcio italiano. Nelle ultime cinque stagioni, per tre volte è stata in Serie A rimanendo nella storia praticamente per una salvezza incredibile raggiunta con mister Davide Nicola. Un calcio fatto da sacrifici e intensità quello del Crotone, spesso non si è ripetuto nella massima serie negli anni successivi ma ha comunque regalato pagine importanti per la Calabria del calcio.
Dall’altra parte c’è una Reggina che ha investito e investirà moltissimo prossimamente. Troppo forte l’amarezza per anni vissuti tra Serie C e addirittura Serie D, chiamandosi direttamente Reggio Calabria.
Sarà un derby di Calabria dal pronostico incerto quello che andrà in scena a Crotone. Due squadre che vorranno mantenere alta la rotta, soprattutto puntando a un campionato di buona continuità per arrivare nelle zone alte della classifica.
Perché il Crotone vorrà rimanere in alto dopo la retrocessione dalla Serie A, mentre la Reggina per blasone e ambizione ha l’obiettivo di rientrare sempre più nel giro che conta.
Si scontrano, praticamente, due filosofie anche sportive, puntando sempre a squadre che riescano a ottenere punti attraverso il buon gioco. Il Crotone ora è guidato da Francesco Modesto, ex calciatore dei rossoblu per altro, e da anni persegue una politica coerente con la valorizzazione dei giovani e senza spendere esageratamente. Anche in questa stagione ci sono gli esempi giusti, la squadra è stata rinnovata con i pezzi forti Messias e Simy che hanno portato tanto denaro in cassa. Dovrà però organizzare una difesa di livello: sei gol in due gare sono troppi per tutti.
Comunque, vanno tenuti d’occhio alcuni giovani, come ad esempio Giuseppe Borello è stato già allenato da Modesto nelle avventure di Rende, Cesena e Pro Vercelli. Samuele Mulattieri è arrivato in prestito dall’Inter, la scorsa stagione fu devastante con il Volendam in Olanda sotto porta.
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La Reggina, invece, punta sull’esperienza. Il ds Massimo Taibi ha affidato la squadra a mister Alfredo Aglietti, che di gol in amaranto ne ha siglati parecchio. E proprio lì davanti ha una grande scelta, con Jeremy Menez come faro di una squadra che dovrà ritrovare il francese al 100% per poter volare.