Non tutti i più grandi campioni della storia hanno vinto il Pallone d’oro: da Ibrahimovic a Raul, i top player rimasti senza.
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare con insistenza dell’importanza dei titoli individuali nel mondo del calcio, e in particolare del Pallone d’oro. Complice una classifica opinabile di un matematico di Oxford, che ha decretato Cristiano Ronaldo miglior calciatore della storia basandosi su parametri oggettivi ma a dir poco parziali. Complice anche, e soprattutto, un’intervista di Zlatan Ibrahimovic che, con la sua consueta modestia, ha dichiarato: “Il Pallone d’oro non mi manca, sono io che manco a lui“.
“Se si parla di qualità individuali, non ho niente in meno di Cristiano Ronaldo e Messi“, ha aggiunto il campione svedese in un’interessante intervista a France Football. E potrebbe anche non avere torto. D’altronde, la vittoria di trofei di squadra dipende spesso anche dalla forza della squadra, così come quella di trofei individuali è spesso legata alle vittorie di squadra. Altrimenti, il nostro amato Fabio Cannavaro non avrebbe mai potuto puntare a un Pallone d’oro, per quanto sia stato uno dei difensori più forti della storia.
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Con tutta probabilità, Zlatan chiuderà la sua carriera senza aver mai vinto il premio individuale più prestigioso nel mondo del calcio. Ma questo non toglierà nulla alla sua grandezza. Anche perché lo svedese non sarà l’ultimo ad aver mancato questo grande obiettivo e di certo non è stato il primo. Anzi, nella categoria dei campioni senza Pallone d’oro è in buonissima compagnia.
Senza andare non troppo lontano nel tempo, ricordando ad esempio che Maradona non ha mai vinto un Pallone d’oro in quanto nei suoi anni erano esclusi dal premio i calciatori sudamericani, possiamo nominare alcuni dei campioni più importanti del Ventunesimo secolo al massimo il prestigioso premio di France Football lo hanno sfiorato.
Ad esempio, Raul Gonzalez Blanco. Il bomber da 3 Champions Leauge e 323 gol con la maglia del Real Madrid è andato vicinissimo al premio nel 2001, quando a vincere fu il Wonder Boy Michael Owen, che dopo quel successo non riuscì a mantenere le altissime aspettative.
Chi non lo ha nemmeno mai sfiorato, complice la permanenza in una squadra meno forte a livello storico, è Francesco Totti. Il numero 10 della Roma, uno dei calciatori italiani più talentuosi di sempre, rimarrà uno dei grandi buchi nella storia del premio. Come anche Thierry Henry, uno degli attaccanti più moderni e rivoluzionari nella storia del calcio, capace di scrivere imprese sia con la maglia dell’Arsenal che con quella del Barcellona. Per lui, un secondo posto nel 2003, dietro Pavel Nedved, e un terzo nel 2006, dietro Cannavaro e Buffon.
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Ma la lista è lunghissima, e diventa addirittura interminabile dal 2008, inizio dell’era Cristiano Ronaldo-Messi. Con il loro exploit, infatti, non c’è più stato spazio fino al 2021 per trionfi di altri campioni che lo avrebbero senza dubbio meritato. Ovviamente, con l’eccezione di Modric nel 2018. Qualche nome? Xavi, Iniesta, Ribery, Robben, lo straripante Fernando Torres del Liverpool, Didier Drogba nel suo momento d’oro al Chelsea o Samuel Eto’ e Milito, eroi del Triplete dell’Inter. Insomma, Zlatan può stare tranquillo: la storia del calcio è fatta ancora di uomini, non di numeri e trofei.