Gasperini è stato beccato dalle telecamere con il cellulare in campo per rivedere le immagini di un rigore dubbio: cosa dice il regolamento
Gian Piero Gasperini è stato protagonista di una scenetta in panchina durante Atalanta-Fiorentina con il cellulare di uno dei suoi assistenti. L’allenatore bergamasco ha rivisto le immagini del rigore concesso dall’arbitro alla squadra avversaria e ha contestato la decisione finale. Un comportamento che non è passato inosservato ai tifosi e appassionati che stavano guardando la partita. Forse anche antisportivo.
“Gasperini”:
Perché durante #AtalantaFiorentina ha riguardato in diretta dal cellulare il primo rigore assegnato ai viola pic.twitter.com/CEusxSJQSX— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) September 12, 2021
Ma ovviamente, Gasp non è l’unico personaggio nel mondo del calcio che abbia utilizzato un dispositivo elettronico. Addirittura, un suo collega in Serie A ricevette una salatissima multa nel 2013.
Da Garcia a Ronaldo: il cellulare protagonista in campo
Nel lontano agosto 2013, Rudi Garcia esordiva come allenatore della Roma in Serie A. Il tecnico francese si è presentato all’Italia e ai suoi tifosi in un modo del tutto unico. Era seduto in panchina, ma uno dei suoi assistenti era in tribuna per poter guardare meglio la disposizione in campo dei calciatori giallorossi. E allora, Garcia chiamò stesso dalla panchina il suo collaboratore per ottenere informazioni e migliorare l’assetto tattico.
La telefonata gli costò una multa da 122 mila euro e non perché il gestore telefonico fosse caro. Infatti, i sistemi di comunicazione in campo all’epoca non erano consentiti dalla FIFA. Oggi le regole sono un po’ cambiate e la dimostrazione è data dall’uso del cellulare di alcuni giocatori e assistenti. Infatti, proprio sul finale della scorsa stagione, mentre la Juve vinceva a Bologna e guadagnava il pass per la Champions League, contemporaneamente il Napoli pareggiava in casa contro il Verona: risultato ideale per i bianconeri. E allora, la panchina della Juventus era collegata con il telefonino: anche Cristiano Ronaldo ignorava i suoi compagni ed era più attento alla sfida del Maradona.
Cristiano Ronaldo en el banquillo. #BolognaJuve
pic.twitter.com/y2m1hd7f83— Alejandra (@TesfayeRonaldo) May 23, 2021
O ancora, quest’estate la Danimarca ha regalato un emozionante festeggiamento del passaggio del turno di EURO 2020. Infatti, l’intero gruppo, dopo aver vinto 4-1 contro la Russia, si è riunito a centrocampo con un cellulare collegato su un applicazione di risultati in diretta. Infatti, il risultato di Finlandia-Belgio ha permesso i danesi all’accesso agli ottavi.
Det her øjeblik på banen 🇩🇰 pic.twitter.com/zQogPA2phb
— DBU – En Del Af Noget Større (@DBUfodbold) June 22, 2021
Uso cellulari in campo: il regolamento cosa dice
Come accennato in precedenza, le regole sono cambiate rispetto a quando Garcia prese la multona da 122 mila euro. Infatti, secondo “Il Regolamento del Giuoco del Calcio” aggiornato all’edizione 2021, ai calciatori è fatto divieto l’uso dei cellulari e altri dispositivi, ma ai dirigenti è consentito l’uso di queste attrezzature tecnologico per diverse ragioni: inerenti alla salute dei giocatori o per motivi tecnico-tattici.
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Se un dirigente “utilizza apparecchiature non autorizzate o si comporta in modo inappropriato a seguito dell’uso dei dispositivi elettronici o di comunicazione sarà espulso“. Dunque, il cellulare in campo sì, ma solo per motivi validi: di certo Gasperini non avrebbe potuto usare il telefonino per poi inveire contro la decisione dell’arbitro.