A due giorni dall’incontro con la Fiorentina, Matteo Pessina ha deciso di fare un regalo a un piccolo gruppo di tifosi… la promessa è su Instagram. Poi una dichiarazione sibillina su Cr7.
Matteo Pessina è un uomo di parola e oggi lo ha dimostrato. Partito dal primo minuto nell’incontro di questo sabato contro la Fiorentina, il 32 neroazzurro ha avvistato una ragazza e un piccolo gruppo di tifosi con due cartelli che recitavano rispettivamente “Pessina mi regali la maglia?” e “Pessina dai la maglia a mia figlia o rinnega”.
Il giocatore, come è facile pensare, però, non è riuscito a regalare la maglia a tutti i tifosi che gliel’avevano chiesta a fine partita. Così, due giorni dopo, ha deciso di utilizzare i social, e in questo caso Instagram, per rintracciarli e spedirgli la maglietta autografata. Ovviamente, in fondo alla prima storia, ha chiesto di mandare un video per poterli riconoscere, in modo evitare una richiesta di massa.
“Ronaldo crea squilibri e non aiuta in difesa”, l’intervista di Matteo Pessina alla Gazzetta dello Sport
Ma, oltre a promettere maglie, in questi giorni, Pessina ha rilasciato anche alcune dichiarazioni importanti, alla Gazzetta dello Sport, sulle concorrenti della sua Atalanta nella corsa al titolo di quest’anno e le avversarie della Dea nel girone di Champions. “L’Inter non è meno forte dello scorso anno, nemmeno la Juve“, spiega il centrocampista neroazzurro. “Senza Ronaldo perde dei gol, ma anche un giocatore che ogni tanto portava squilibri e non aiutava la fase difensiva: la Juve segnerà con molti più uomini”.
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Delle avversarie europee, invece, ha detto: “Il Villarreal è un connubio perfetto: qualità e la forza atletica di una squadra potente.” Poi sui campioni in carica di Svizzera, gli Young Boys: “Dovremo cercare di batterli due volte, ma come dice Gasperini: se sono arrivati in Champions, un motivo c’è.” Infine per il Manchester United di Solskjær solo belle parole: “Il Manchester United è la più forte del girone, lo era anche prima che tornasse Cristiano Ronaldo. Solskjaer è riuscito a imporre le sue idee anche a una squadra fatta di tanti campioni tutti insieme”. Insomma, il messaggio è chiaro: rispetto per tutti, paura di nessuno.
Mattia Maccarone