La storia e il significato del testo dell’inno della Champions League, uno dei segreti del fascino immortale di questa competizione.
Uno dei motivi per cui la Champions League è il torneo calcistico più amato, seguito ed emozionante al mondo sta anche nei dettagli di contorno: ad esempio nell’inno. Chi non ha mai provato i brividi nell’ascoltare la melodia che accompagna i calciatori prima del calcio d’inizio di ogni partita dell’ex Coppa dei Campioni? Emozioni uniche che non si provano solo quando si guarda una partita della prorpia squadra del cuore, ma più in generale, per ogni match.
Composizione e testo scritti nel 1992, in occasione della nascita del formato moderno della Champions League, ad opera del compositore britannico Tony Britten, si basa quasi completamente su una precedente composizione di Georg Friederic Handel. Britten volle in effetti omaggiare il compositore tedesco, tra i più importanti dell’epoca barocca, e riprese per il suo nuovo inno lo stile e le armonie dell’inno Zadok the Priest, realizzato per l’incoronazione di Giorgio II di Gran Bretagna. Un inno eseguito dal ‘700 in avanti durante ogni incoronazione britannica.
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Prendendo dunque spunto da una composizione storica, Britten modernizzò la melodia immortale e la incise insieme alla Royal Philharmonic Orchestra con la collaborazione del Coro dell’Academy of Saint Martin in the Fields.
Champions League: cosa dice il testo?
Il testo dell’inno fu scritto sempre nel 1992 appositamente per la nuova composizione di Britten, e fu realizzato mescolando le tre lingue ufficiali dell’UEFA, il francese, l’inglese e il tedesco.
Il significato è semplice. Si tratta di un insieme di frasi che descrivono la competizione con toni retorici, un torneo giocato solo dalle squadre migliori, le più grandi, dai campioni. Questa la traduzione: “Queste sono le squadre migliori / L’evento principale / I campioni / I migliori / Le squadre più grandi / Un grande incontro / Un grande evento sportivo / L’evento principale / Loro sono i migliori / Loro sono i campioni“.
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L’inno fece il suo esordio ufficiale nella competizione il 25 novembre 1992, risuonando contemporaneamente in quattro stadi: l’Ibrox Park di Glasgow prima di un Rangers-Marsiglia; il das Antas di Oporto, per Porto-PSV; allo Jan Breydel di Bruges, per Bruges-Cska Mosca; infine a San Siro, prima di uno storico Milan-Goteborg. Da allora non è più stato toccato né sostituito, diventando di fatto l’inno più emblematico nella storia del calcio, più di quello di molte squadre o rappresentative nazionali.