La Serie A ha tanti calciatori bassi. Ma non per questo meno bravi, perché a volte l’altezza non è tutto nel calcio moderno.
Guardando le rose di Serie A la presenza di calciatori bassi non è una grandissima novità. D’altronde anche la storia della massima serie ha avuto dei “piccoletti” terribili: Diego Armando Maradona primeggiava senza essere un colosso, altri ancora fecero magie sfruttando la loro altezza non eccellente. Leo Messi è ancora uno dei migliori, in Italia tanti altri fecero meraviglie ed erano calciatori bassi. La Serie A si è stropicciata gli occhi per le magie di Gianfranco Zola, ma anche alcune volte per i colpi estemporanei: la Juventus ne sa qualcosa avendo avuto Rui Barros e Sebastian Giovinco, in epoche diverse.
Nell’attuale campionato di Serie A il migliore dei calciatori bassi è Lorenzo Insigne. Lorenzo “Il Magnifico” per molti, campione con la Nazionale italiana ad Euro 2020, a dimostrazione di come il talento sia anche nei calciatori non proprio altissimi.
Non basta essere dei Watussi e fare ogni tre passi sei metri, quanto invece superare gli avversari in difficoltà grazie a movenze fulminanti. E il calciatore napoletano, in questo, riesce ancora a sorprendere, tiro a giro compreso sul secondo palo.
Sono parecchi i calciatori non altissimi in Serie A. Anche i portieri possono essere bassi, ma c’è uno standard particolare, perché un estremo difensore viene considerato basso se non arriva a un metro e novanta centimetri. Incredibile ma vero, Gianluca Pegolo è sia uno dei calciatori più “anziani” (40 anni) che…più “bassi” per il ruolo con il suo metro e 83 cm. All’opposto invece un suo collega, Vanja Milinkovic Savic è attualmente il calciatore più alto della Serie A: la misurazione del Torino vale due metri e due centimetri.
La Serie A ha molti calciatori bassi di movimento. Il Napoli sembra racchiuderne tanti, oltre a Insigne in attacco ci sono Dries Mertens e Matteo Politano. Due i centimetri di differenza, il belga arriva al metro e 69 centimetri, il collega italiano ne segna qualcuno in più. Nel Napoli anche in difesa c’è qualche altezza che manca, chiedere a Mario Rui che arriva al metro e settanta, senza per questo disdegnare il gioco aereo.
Nell’Inter invece è Stefano Sensi a soffrire un po’ per l’altezza con il suo metro e 68 centimetri, che rimane il valore più basso. Lo supera, si fa per dire, il cileno Alexis Sanchez che lo sorpassa per una decina… di millimetri praticamente.
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Nel Bologna è il cileno Gary Medel ad arrivare al metro e settantuno centimetri, che contrasta quasi con i due metri circa di Marko Arnautovic. È meglio comunque non metterli in competizione, visti i caratteri fumantini.