Inghilterra non porta bene al Napoli: c’è una statistica che preoccupa Luciano Spalletti in vista del Leicester.
C’è una cosa che accomuna il Napoli e Luciano Spalletti: Albione gli è indigesta. In vista della trasferta di Leicester, che darà la stura alla prima campagna europea del tecnico di Certaldo sulla panchina azzurra, spuntano statistiche che sfidano la cabala ma regalano anche nuove preoccupazioni in vista di una trasferta già molto temuta dai tifosi.
A mettere pepe a una partita a dir poco complessa è stato il nuovo regolamento dell’Europa League, che porta le prime del girone direttamente agli ottavi, e le seconde ‘costrette’ ad affrontare in un playoff le retrocesse dalla Champions League. Un motivo in più per prendere sul serio la competizione.
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Se sulla carta il Napoli ce la può fare a vincere il girone, al di là del valore degli avversari, a far molta paura è il tabù inglese, che accomuna tanto gli azzurri quanto il loro nuovo condottiero. Addirittura, i partenopei non vincono in terra inglese dal 1970, quando sbancarono sul campo dello Swindon Town nel torneo Anglo-Italiano grazie alle reti di Barison e Hamrin. Da allora sono passate diverse epoche.
Napoli e Spalletti: tabù Inghilterra
Negli anni più recenti il Napoli ha più volte giocato in Inghilterra, ma non sempre con risultati esaltanti. Dopo un ottimo pareggio nella prima Champions League con Mazzarri in panchina in casa del City, ha perso con il Chelsea, con l’Arsenal, con il Liverpool (strappando però anche un pari ad Anfield).
L’unico successo degli azzurri in Gran Bretagna nell’era De Laurentiis risale al 2009, nel trofeo Bobby Moore contro il West Ham. Ma si trattava di un’amichevole di agosto, decisa da Fabio Quagliarella. Per il resto, zero soddisfazioni.
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D’altronde, non va meglio a Luciano Spalletti, che contro gli inglesi ha spesso visto nero. In otto trasferte nel Regno Unito alla guida delle sue precedenti squadre ha sempre perso. Con la Roma ha perso di misura anche con una squadra meno blasonata come il Middlesbrough (ma ha anche subito l’umiliazione storica del 7-1 con il Manchester). Insomma, le premesse non sono proprio le migliori per gli azzurri. Si sa, però: i tabù sono fatti per essere infranti. Che possa essere la volta buona per un ritorno dall’Albione crudele con un grande successo?