La qualità in Serie A è data dai campioni. O quanto meno dagli artisti del gol, che puntano alla capacità di far emozionare il pubblico anche nei momenti più complicati.
Il calcio italiano ha bisogno sempre di più qualità. La dimostrazione l’abbiamo avuta anche agli Europei, perché la nostra Nazionale è maestra nel sapere resistere e combattere, ma ha avuto anche bisogno del talento. Qualità e costanza da ricercare anche nella nostra Serie A, in alcuni casi dai calciatori stranieri (quando danno quel qualcosa in più), altre volte quando sono proprio i nostri ragazzi a esprimere sprazzi di genialità.
Sicuramente più si alza il livello e più ci sono meraviglie da mostrare. Lo sanno bene le squadre di vertice che con la qualità devono aumentare i loro giri anche in Europa. La Juventus, ad esempio, sa che serve il talento più puro per ritornare a essere grande, sia in cabina di regia ma soprattutto in attacco. Avendo Chiesa, Morata, Cuadrado e Dybala i bianconeri stanno a meraviglia lì davanti, qualcosa in più dovrebbe arrivare dagli altri reparti. Dove a volte si gioca con troppa sufficienza, senza dar spazio proprio all’arte dei piedi, capace di combinare meraviglie se non ci fosse fretta o un pallone che scotta troppo tra i piedi.
Un campionato di piedi buoni?
Il dubbio, rispetto alla scorsa stagione, è se il tasso tecnico sia migliorato o meno. Un dubbio che sarà risolto a fine stagione, proprio perché qualcuno ha lasciato la Serie A (Lukaku, Hakimi, Ronaldo, ecc), altri ancora come Abraham hanno abbracciato il nostro torneo.
Così, nel corso delle prossime giornate scopriremo se i nuovi avranno fatto la differenza, nel frattempo ricordiamoci … anche dei “vecchi”. Come Ilicic da cui i tifosi bergamaschi si attendono sempre quel qualcosa in più, che arriva spesso e volentieri da Muriel e Malinovski, che abbinano colpi a continuità. Buon per Gasperini, che ha una delle rose con maggior talento, così come non si possono lamentare i supporters della Lazio. Milinkovic-Savic ma soprattutto Luis Alberto sono tra i migliori palleggiatori del centrocampo.
Tanta attesa anche dall’altra parte di Roma, perché Zaniolo vorrà dimostrare che gli infortuni sono alle spalle, e potrà fare la differenza anche nella terza coppa europea.
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Aumentando la qualità, la Serie A diventerebbe un campionato ancor più bello. E tanti sono gli esponenti di questo ramo, lì davanti a dare man forte agli esteti. Il tiro a giro di Insigne a Napoli è entrato di diritto nella storia, così come lo sgroppate di Okereke a Venezia e la rudezza di Soriano a Bologna. Per non parlare della scatola magica di Quagliarella, capace di infilare autentiche meraviglie con la maglia della Sampdoria.