È un ricordo che vive quello di Tito Villanova a Barcellona. Oggi, per il giorno del suo compleanno, i tifosi e il club blaugrana ricordano un allenatore sfortunato, sconfitto da un brutto male.
La nostalgia è anche recente dalle parti di Barcellona, soprattutto oggi. Ricorre il compleanno di Tito Villanova, allenatore sconfitto dalla malattia, che ebbe modo solamente di assaggiare un po’ di gloria. Un mister dalla grande umanità, spesso ricordato da Leo Messi, e che ha lasciato davvero un gran ricordo in tutto l’ambiente.
Uno dei tanti sportivi che la Spagna ricorda con dolore, perché a volte il calcio regala storie strappalacrime e la vita non concede tanto tempo a chi meriterebbe la gloria. Tanti sacrifici e tanto orgoglio per Tito Villanova, che aveva i colori del Barcellona nel sangue.
Da calciatore aveva giocato nel Figueres, nel Celta Vigo, Badajor, Maiorca, Lleida ed Elche, una discreta carriera da centrocampista poi riposta in un cassetto, perché la voglia di fare l’allenatore era tanta. Così ecco i primi passi da tecnico al Palafrugell, nel Figueres, poi al Terrassa, nel Barca giovanile, come vice di Pep Guardiola e infine come tecnico della prima squadra. E durò troppo poco quest’ultima avventura.
Il mister dalla grande umanità
Tito Villanova era così un mister di cui tutti parlavano e parlano bene ancora oggi. Era stato il vice di Pep Guardiola e molti guardavano anche… al suo stipendio. Era il vice più pagato al mondo, ma per il lavoro che faceva era tutto denaro più che guadagnato. Insieme a Guardiola costruirono un nuovo modo di intendere il calcio, il tiki-taka fu la loro scoperta ed evoluzione, da mostrare al mondo che si stropicciava gli occhi.
Quella coppia di tecnici e di amici vinse tutto con il Barcellona, un trofeo dietro l’altro sia in Spagna che in Europa. Era nata una nuova generazione di fenomeni e anche in panchina si poteva davvero sognare. Così, quando Guardiola lasciò, era naturale il passaggio di consegne.
Ma fu un passaggio nemmeno troppo goduto, perché il nemico di Tito Villanova era il tumore alla ghiandola parotide. Combattuto per la prima volta nel 2011 e poi tornato nel marzo del 2013, quando dovette sottoporsi alle cure, lasciando per un primo momento la panchina del Barcellona. Tornò per il trionfo, aveva vinto il titolo in Liga con 32 vittorie, quattro pareggi e due sconfitte, cento punti giusti per rimanere nella storia.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Un lutto tocca anche il calcio tedesco
Ma la recidiva era in agguato, Tito Villanova dovette lasciare il club già dopo la vittoria della Liga e tornare a combattere su un campo ostico. E furono ore drammatiche per tutti i tifosi del Barcellona, il 24 aprile 2014 fu operato d’urgenza per poi salutare tutti il giorno dopo. Il calcio blaugrana da allora non è più lo stesso.