Il Cagliari ha un conto aperto nei precedenti con la Lazio all’Olimpico. Da anni non riesce a uscire indenne dallo stadio colorato di biancazzurro, la squadra di Maurizio Sarri vuole continuare con questo ruolino di marcia.
C’è un tabù particolare per il Cagliari. Da anni, infatti, tutte le trasferte contro la Lazio lasciano dei malumori e i precedenti non sono sicuramente incoraggianti. In effetti, un po’ per sfortuna, un po’ per demeriti propri, i sardi non riescono a fare risultato esterno contro il club di Claudio Lotito addirittura dalla stagione 2009-10.
Allora, segnò proprio Alessandro Matri, che divenne poi prima calciatore e poi consulente di mercato dei biancocelesti. L’anno precedente andò addirittura meglio perché il Cagliari si impose con un roboante e inatteso 4-1 esterno, Federico Marchetti in giornata di grazia parò addirittura due calci di rigore ai laziali. Erano i tempi di Max Allegri in panchina, quella laziale era sempre una meta preferita.
Per un pareggio tra le due compagini bisogna risalire addirittura alla stagione 2006-07. Ci fu uno 0-0 che non lasciò soddisfatti, il Cagliari si salvò con grande sofferenza in quella stagione, la Lazio invece conquistò l’accesso alla Champions League, nonostante la penalizzazione. Decisamente altri tempi calcistici.
La compagine di Leonardo Semplici, quindi, dovrà dimenticare i precedenti e andare in campo con decisione. In casa Lazio, infatti, sono solo cinque i pareggi e sette le vittorie che hanno rimediato i sardi, a fronte delle ventidue affermazioni conquistate dai biancocelesti.
Che all’Olimpico, notoriamente, non sembrano patire le squadre che lottano per la salvezza, l’atteggiamento tattico di Maurizio Sarri è di aggredire direttamente l’avversario e non essere attendista. Contro il Cagliari questa tattica potrebbe rivelarsi ben presto decisiva, l’organico sardo soffre maledettamente squadre che giocano con il tridente e hanno qualità di palleggio.
Proprio per questo, si stanno studiando in rifinitura delle alternative, non è escluso un cambio totale sia di modulo e sia di formazione. A proposito di tabù, c’è da caricare anche Leonardo Pavoletti, mai in gol contro la Lazio allo stadio “Olimpico” al contrario del cholito Simeone, che ai biancocelesti ha già segnato tre reti.
Da capire inoltre quanta qualità ci sia in mezzo al campo per i rossoblù, proprio perché il centrocampo appare un punto interrogativo importante. in molti rimpiangono Radja Nainggolan che, quando sentiva odore di Lazio, spesso e volentieri si scatenava. Anche nei precedenti in Sardegna, l’ex romanista era una sorta di furia indiavolata, che sapeva spesso alzare il livello della contesa.
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Infine, la curiosità: i tifosi vorrebbero un successo a Roma anche per vendicare la … cabala. Perché per molti quel gol al 97° di Caicedo bloccò i sardi verso un’Europa da conquistare qualche stagione fa. Quando accadde al “Sardegna Arena” è ancora ben impresso nella mente.