Venezia-Spezia è una gara già che vale punti salvezza pesanti. Soprattutto perché le due squadre sembrano già delle candidate alla retrocessione.
Una sfida con … l’acqua alla gola. Battuta che avrebbe avuto un macabro senso se lo stadio di gioco sarebbe stato il “Penzo”, ma Venezia e Spezia giocheranno alle 15 nel campo ristrutturato di Venezia. I lavori sono stati sbloccati evitando che armi e bagagli, nonché borsoni sportivi siano trasferiti di qualche chilometro. Situazione che sarà favorevole per i biglietti, ma questa partita non sarà da sold out nemmeno al 50%, effettivamente il profumo di Serie B aleggia fin troppo per i due club, nonostante la vittoria ad Empoli.
Le squadre dovranno dimostrare soprattutto di poter smentire gli scettici con le prestazioni in campo. Se è cambiato qualcosa dopo domenica scorsa e la pausa nazionali lo vedremo oggi, anche perché nelle prime due giornate si è visto un po’ di tutto. Una sorta di piccola galleria degli orrori soprattutto difensiva. Passi l’inesperienza nel Venezia, passi la gioia del giocare a tutti i costi dello Spezia, ma alcuni errori sono proprio dei peccati capitali. Così, difese non troppo irreprensibili e modi di giocare quasi garibaldini contornano un match che non sarà proprio da esteti del football nostrano. Anzi, di nostrano c’è ben poco.
Una sfida seguita in tutto il mondo
La partita tra Venezia e Spezia avrà un pubblico internazionale. Non perché abbia un’importanza vitale nella Serie A, quanto per le nazionalità dei calciatori. Praticamente il giro del mondo, guardando le rose. Il Venezia si è rinforzato pescando dovunque elementi utili alla causa, alcuni davvero interessanti e che devono prendere forma nel torneo italiano. Altri sembrano arrivati per fare numero, con tutto il rispetto.
Paolo Zanetti ha il compito difficilissimo di amalgamare tutti il prima possibile, la Serie A non perdona ritardi e ci sarà la necessità di doversi adeguare ai ritmi del campionato.
Dall’altra parte lo Spezia ha vissuto mesi difficili, tra situazioni paradossali legati ai no vax, a una rosa risicata nelle distinte ed extralarge nei tesseramenti, che saranno poi bloccati nel prossimo futuro. Situazione difficile da gestire, lo sa bene Thiago Motta al quale già i tifosi spezzani accusano un gioco troppo arrembante e poco sicuro in questo campionato.
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Una sfida che, per giunta, ha anche proprietà straniere interessate a progetti extracalcistici. Soprattutto la proprietà lagunare guarda al Venezia come uno spunto continuo di marketing, lo dimostrano anche le divise di gioco sfoggiate in queste partite. Lo Spezia, dal canto suo, ha una divisa tradizionale con l’orgoglio del titolo conquistato da eroici Vigili del Fuoco. Tempi lontani, lontanissimi dove calcisticamente si poteva ancora pensare a qualcosa di diverso dalla salvezza. Anche se le priorità erano decisamente altre.