Alexander Isak oggi festeggia 22 anni, ma sa benissimo che il futuro è dalla sua parte. Se fosse solo più concreto nelle gare importanti…
La Svezia e la Real Sociedad sono in visibilio per augurare un buon compleanno al loro Alexander Isak, che oggi compie 22 anni. Un astro nascente proveniente da una Svezia che integra sempre, soprattutto in ambito sportivo. Non è un caso che Isak non abbia dei tratti somatici nordici, ma sia comunque un calciatore che difende con onore la Svezia, proprio perché questa nazione lo ha accolto sin da subito a braccia aperte.
Questione di cultura e di opportunità, anche calcistiche in quanto l’attaccante esordì praticamente giovanissimo nei campionati scandinavi. E fu merito, in particolare, di un tecnico furbo e sagace come Andreas Alm, che non ebbe dubbi nel schierare il giovane Alexander Isak come titolare dell’Aik Solna. Era un giovanissimo, ancora minorenne, che andò in gol. Tutti erano stupiti, tranne il mister che ebbe così modo di crescere tra le mani un vero e proprio gioiello.
Autentico ma grezzo, perché la fisicità spesso andava a discapito dei piedi buoni. Un metro e novanta centimetri con 72 chili non sono facilissimi da gestire, soprattutto in giovanissima età.
Le ali per volare
Mister Alm, quindi, passerà alla storia per aver lanciato Isak, in coppia con il meno conosciuto Carlos Strandberg, anch’egli giovane imberbe ai tempi. Ma i fatti hanno maggiormente premiato il ragazzo di origine eritrea, con 24 partite e 10 reti nel campionato svedese che lo misero in mostra per i top club.
La spuntò il Borussia Dortmund, che aveva seguito varie sfide del torneo scandinavo, e sapeva di poter affondare per bene il colpo con un assegno corposa di otto milioni e mezzo circa d’euro. La cifra più alta incassata dall’Aik, che lo lasciò partire con un abbraccio e la promessa di un ritorno in patria, il più lontano possibile calcisticamente parlando.
Perché si vedeva già da piccino che Alexander Isak era sprecato per il campionato svedese e forse anche per le giovanili tedesche dove il Borussia Dortmund lo aveva impiegato. Capendo poi che serviva un maggior rodaggio nei grandi e il prestito dal gennaio al giugno 2019 con il Willem II fece nuovamente strabuzzare gli occhi.
I numeri diedero ragione al bomber, con 19 presenze e 13 gol, nonché un super contratto da parte della Real Sociedad, che ne rilevò il cartellino per 15 milioni circa.
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Con la nazionale svedese e la sua titolarità, la Liga ai suoi piedi o quasi… e l’idolo Zlatan Ibrahimovic a dargli qualche consiglio, è pronto a scalare vette ancora più importanti. Ha solo 22 anni, chi lo acquisterà farà un affare a qualsiasi cifra. Anche perché ha rinnovato sino al 2026 con gli spagnoli.