Un ex calciatore, protagonista in due Mondiali, è stato arrestato a Napoli: era latitante da 17 anni.
Dal campo di calcio al carcere, passando per 17 lunghi anni di latitanza. Termina così la parabola di un grande ex campione colombiano, Antony de Avila, arrestato in queste ore. Calciatore dal palmares importante e con una carriera gloriosa alle spalle, diventato dopo aver appeso gli scarpini al chiodo era diventato uno dei principali narcos del sudamerica.
L’uomo, stando a quanto riferito da Il Mattino, era ricercato dal 2004 per traffico di droga. La polizia è riuscita a mettergli le manette addosso solo il 20 settembre 2021, dopo una latitanza lunghissima. De Avila si trovava in Italia, in particolare a Napoli, ed è stato identificato e fermato dagli agenti del commissariato di Vicario-Mercato.
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La presenza dell’ex calciatore nel capoluogo partenopeo era stata registrata già da qualche giorno. L’uomo era stato notato in compagnia di due trafficanti napoletani. Secondo la polizia, il loro incontro avrebbe dovuto ricucire una rete di contatti con alcuni narcos internazionali di base in Olanda. Una storia degna di una serie televisiva dedicata o di una fiction.
Antony de Avila arrestato: chi è il calciatore narcos
Un campione nel mondo del traffico di narcotici, ma ancor di più sul terreno di gioco. Antony de Avila, arrestato oggi, è stato uno dei più grandi attaccanti colombiani negli anni Ottanta. Classe 1963, aveva mosso i primi passi nell’America de Cali nel 1983, prima di passare all’Union ed esplodere definitivamente con la maglia dell’America. In oltre dieci anni mise a segno 169 reti in poco più di 450 partite (CLICCA QUI per vedere alcune delle sue migliori giocate).
Dopo un’avventura negli Stati Uniti, chiuse la sua carriera nel 1999 con due stagioni al Barcelona SC. Ma l’amore per il calcio non gli passò mai, e così dieci anni dopo il suo ritiro, a 46 anni, provò a tornare in campo nel suo storico club, l’America de Cali, con cui giocò nel 2009 4 partite (mettendo a segno due reti) prima del ritiro definitivo.
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Con la maglia della Nazionale aveva saputo farsi valere, con 13 gol in 53 presenze, partecipazione a due Mondiali (Stati Uniti 1994 e Francia 1998) e anche un terzo posto in Copa America, nello storico torneo di Argentina 1987. In totale, mise in bacheca sette campionati colombiani, uno ecuadoriano, un titolo di capocannoniere in Colombia e uno di capocannoniere in Copa Libertadores.