L’app di DAZN è andata fuori uso a pochi minuti dall’inizio dei primi due posticipi della quinta di Serie A: la reazione dei tifosi.
Non c’è pace per DAZN, i problemi continuano. Dopo cinque giornate di campionato, la situazione non sembrerebbe essere migliorata. Anzi, il servizio sembra peggiorare di settimana in settimana. Il 23 settembre l’app ha fatto infuriare i tifosi di tutta Italia. A pochi minuti dal fischio d’inizio delle due gare delle 18.30, Sampdoria-Napoli e Torino-Lazio, l’app è andata in crash.
Errore 10-000-000. Questa la scritta apparsa sui dispositivi di tutti i tifosi collegati con ansia per poter vedere il match della propria squadra del cuore. Una disdetta per tantissimi appassionati, che stavolta non ce l’hanno fatta e hanno chiesto alle squadre di Serie A di prendere seri provvedimenti.
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Dopo i tanti blocchi, i rallentamenti, e i problemi tecnici delle scorse settimane, la misura sembra già essere colma, e adesso per il broadcast britannico, che sta intanto lavorando alacremente per far suoi altri diritti telesivi importanti, si prospettano momenti molto duri.
DAZN, problemi in tutta Italia: la reazione dei tifosi
Non basta Diletta Leotta. Non bastano gli investimenti per quanto riguarda i giornalisti, la tecnologia, il racconto delle partite, gli speciali e le interviste esclusive. I tifosi vogliono vedere le partite, e in queste prime settimane DAZN non è sembrata in grado di poter soddisfare le esigenze minime di chi segue il calcio.
Lo si può evincere da quanto sta accadendo sui social, dove i tifosi stanno scatenando tutta la loro ira. C’è chi si chiede per che cosa effettivamente stia pagando, visto che il servizio non viene garantito, chi usa invece l’ironia per colpire il broadcast: “Qualcosa non ha funzionato, è vero. Aver dato i diritti a DAZN“.
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“Senza vergogna“, “Inaccettabile“, “Qualcuno fermi questa speculazione ai danni dei tifosi“. Questi gli sfoghi più diffusi da parte del mondo degli appassionati di calcio, che si sono visti costretti a seguire nuovamente le partite in radio. Come negli anni Sessanta. Un ritorno al futuro che non sembrava prevedibile nel 2021. E invece, sembra essersi proprio realizzato. E c’è anche chi si lamenta per l’impossibilità di poter contattare qualcuno per potersi sfogare, non essendoci un numero dedicato ai clienti. Insomma, alla quinta giornata si è arrivati al caos più totale. Ci sarà qualcuno in grado di rimediare a quanto accaduto?