Frederik Sorensen vuole riscattarsi da buon difensore in Italia. Ora, una nuova avventura alla Ternana per dimostrare di essere ancora un calciatore utile. Il gol contro l’ex compagno Gigi Buffon per riscattarsi.
Fu praticamente l’unico difensore che portò – sempre – delle plusvalenze alla Juventus. Tra prestiti, mancati riscatti e quant’altro, praticamente Frederik Sorensen per anni è stato una sorta di incasso garantito per le casse bianconere. Strana storia quella del difensore nordico, che per anni ha avuto un po’ di fiducia, ma spesso era meglio destinare altrove, proprio per dare sollazzo alle casse.
E in effetti il difensore di squadre ne ha cambiate parecchie, facendo qualcosa di discreto senza però mai spiccare il volo e diventare un campione. La storia di Frederik Sorensen, praticamente, si era fermata nella sua massima ascesa a un cross in area per Federico Matri: colpo di testa dell’attaccante contro l’Inter e vittoria juventina per 1-0. Erano tempi passati, l’inverno 2011 e quella Juventus poi sarebbe addirittura uscita dai posti per le qualificazioni delle coppe. Gigi Delneri impiegava il difensore non più da centrale, bensì da terzino destro anche molto bloccato, fin quanto Milos Krasic ne aveva su e giù per la fascia. Avanzò timidamente solo in quella occasione e fu quasi il canto del cigno per un difensore che poi girò qualche squadra, senza provare tantissime emozioni.
Un percorso di crescita e formazione
La Juventus aveva pagato il difensore dal Lyungby circa 200mila euro e nel gennaio 2012 si ritrovò a cederlo al Bologna in comproprietà per due milioni e mezzo. Già questa fu una prima plusvalenza, Frederik Sorensen si presentò anche con un gol in Emilia, per poi giocare complessivamente 42 partite con la maglia del Bologna. Che non lo riscattò, la Juventus lo riportò a casa per 800mila euro e lo cedette in prestito al Verona per 500mila euro.
Nella squadra neopromossa di Andrea Mandorlini non era facile giocare, si adattò a fare la riserva e a guardare da lontano quel gioco di parole difensivo formato da Rafael-Rafa Marques-Rafael Marquez che spesso non era proprio solidissimo. Dieci gare, ritorno a Torino e cessione definitiva: stavolta è il Colonia a insistere, acquistando il cartellino intero per 2 milioni e mezzo di euro.
In Germania quattro stagioni, le prime tre da titolare, poi la discesa nella Serie B tedesca e il passaggio in Svizzera al Young Boys. Il ritorno in Germania e ancora l’Italia, a sorpresa il Pescara lo chiamò per la salvezza ma potette fare ben poco in una situazione già ingarbugliata di suo.
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Così, retrocessione abruzzese ma nuova chance in Serie B. Lo ha accolto a braccia aperte la Ternana, se troverà gli stimoli potrebbe diventare anche il miglior difensore della cadetteria: ieri pomeriggio il suo gol ha aperto le danze contro il Parma.