La storia recente di Juventus e Sampdoria è fatta di partite significative per entrambe. Negli ultimi dieci anni, però, quasi sempre si sono imposti i bianconeri.
Il match contro la Sampdoria è ormai una costante dello Juventus stadium. Un’abitudine o quasi, perché anche cromaticamente la sfida mette in campo squadre ben disposte. In particolar modo, la gara contro i doriani spesso ha regalato soddisfazioni ai bianconeri, in partite abbastanza significative e ricche di contenuti.
Le due squadre si affrontano a distanza di un anno sullo stadio dei bianconeri, finì 3-0 dodici mesi fa nella prima gara del campionato scorso. Segnò Dejan Kulusevski e le attese erano già tante, chiuse la gara un sigillo finale di Cristiano Ronaldo, e aumentano i rimpianti finali per i bianconeri. Mai però come i rimpianti di qualche mese prima, quando nel mese di luglio grazie a un 2-0 interno la Juventus vinse matematicamente lo scudetto.
Lo vinse con due turni di anticipo, CR7 si fece parare un rigore da Emil Audero ma la festa partì ugualmente, anche se scontata e in tono minore. Fu lo scudetto di Maurizio Sarri – l’unico della sua storia-, di una squadra che era arrivata praticamente stanca agli ultimi appuntamenti e scontò tutto questo facendosi eliminare dal Lione in Champions League.
L’epopea di Icardi e delle goleade
Nel 2016 lo Juventus Stadium non portò proprio fortuna alla Sampdoria. Che a distanza di qualche mese incassò addirittura nove gol. Qualcosa di molto strano, considerando che quella doriana comunque non è per tradizione uno scolapasta difensivo. Accade il 14 maggio e il 26 ottobre, prima un 5-0 del gruppo di Max Allegri poi, cambiando stagione, altri quattro gol da inserire nel referto dell’arbitro.
E furono quelle due batoste per la Samp, che sognava invece di ripetere quanto fatto a inizio del 2013. La Sampdoria infatti fu una delle prime squadre a infrangere la barriera dello Stadium, la seconda nella fattispecie dopo l’Inter di Andrea Stramaccioni in campionato. Una doppietta di Mauro Icardi fece realizzare il colpaccio alla Sampdoria, che prese tre punti salvezza con somma amarezza di Antonio Conte.
L’epopea dell’argentino, praticamente, iniziò con quella doppietta per convincere il calcio italiano che stava maturando un attaccante sempre più importante.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Un grande campione sta tornando in Italia?
Molto combattuto le sfide degli anni precedenti, una in particolare. L’ultima gara che si giocò allo stadio comunale di Torino registrò un 3-3 tra le due compagini. La Juventus era allenata da Gigi Delneri, arrivava da una sconfitta a Bari e dopo quel pari fece un 4-0 a Udine. Una Juve quasi borderline, contro una Sampdoria che in quella stagione 2010-11 fece addirittura peggio, entrando a suo modo nella storia. Dai preliminari di Champions League si ritrovò poi con una retrocessione gravosa in Serie B.