La Serie A1 di futsal riparte con tante novità. Manca ancora qualche settimana all’inizio del torneo, ma molte compagini rendono più brioso un settore in espansione.
C’è un settore in lenta crescita, che punta ad avere sempre più spazio. Il futsal italiano con la sua Serie A1 vuole convincere sempre più e dimostrare come l’intero settore possa essere un volano per lo sport. Ovviamente c’è ancora molto da fare, partendo dalle stesse società che non sempre recepiscono l’importanza di una sana comunicazione, così come spesso si fa fatica a controllare lo stato di salute delle squadre. Che spesso promettono mari e monti, salvo poi lasciare il circuito dopo le prime gare: è accaduto in passato dalla Serie A2 a scendere, accadrà probabilmente ancora.
La Serie A1 di futsal, invece, con il suo formato a 16 squadre ha imposto rigidi controlli e, soprattutto, ha tante squadre che, se almeno non scoppiano di salute, riescono a far quadrare i conti con regolarità. Perché c’è molta attesa per questo campionato che ha due anomalie: manca il nord-est italiano nonché rappresentanti di regioni come Lombardia ed Emilia Romagna. È un torneo, invece, con una forte predominanza del Sud, dove le piazze sono sempre calde e il ritorno del pubblico potrà far bene
Tutti a caccia di Pesaro
Il torneo di Serie A1 di futsal vede campione in carica il Pesaro, che vorrà difendere questo titolo contro le dirette concorrenti. Che possono crescere di gara in gara, non c’è una sorta di gerarchia già prestabilita e potrà accadere di tutto.
Dal 6 ottobre, giorno di inizio di questo campionato, ne vedremo delle belle, sicuramente le squadre del Nord vorranno ben comparire e far capire come il calcio a cinque non abbia limiti geografici. In Veneto occhio al Treviso e al Padova, mentre dall’altra parte – a ovest – c’è il Torino che vuole stupire. Scendendo geograficamente occhio al Pescara, così come alle squadre del Lazio, che si ritroveranno anche per dei derby abbastanza curiosi.
Solo in A1 possono incrociarsi Roma, Ostia e Ciampino, nemmeno fosse una meta sbilenca di città conosciute nei viaggi e nelle tratte aeree. Sono tutte compagini agguerrite, le esperienze accumulate in maniera diversa lo scorso anno le rendono tenaci ancor di più.
È la Campania ad essere primatista di squadre con quattro compagini. L’Eboli appare la più esperta, Avellino e Nocera Inferiore non mollano, il Napoli invece ha vinto un campionato da record in Serie A2 e vorrà continuare il suo percorso virtuoso.
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Scendendo di qualche chilometro troviamo le realtà Matera, Manfredonia, Polistena (che ha risolto l’incognita del palazzetto) e il Catania. Un giro d’Italia particolare e che vuole far innamorare sempre più sportivi a uno sport diventato sempre più abitudine degli italiani.