Il derby di Roma e il centrocampo della Lazio che vuole conquistare il predominio. Sarà una sfida delle mediane soprattutto a poter determinare la stracittadina.
C’è grande attesa per il derby, dopo tanti anni Roma è tornata praticamente caput mundi. Una sfida importante che metterà davanti due realtà lontane, ma accomunate dalla sensazione di un anno di profondi cambiamenti. Lo sanno bene i due tecnici, che aspettano questa sfida per mille motivi.
Intanto sarà curioso capire quale sarà la miglior squadra di Roma quest’anno. Vorrà saperlo Josè Mourinho che ha abbracciato questa scommessa e vorrà portare i giallorossi in alto. Non meno curioso è Maurizio Sarri, la sua Lazio vorrebbe diventare la rivelazione del campionato, provando addirittura a realizzare qualcosa di epico.
Partendo dalle dichiarazioni pre gara per finire al ritorno a casa, questo derby sarà necessariamente una sfida di cui sentiremo parlare in ogni ora. Proprio perché una sfida così intensa l’intera città non la viveva da tempo, c’era forse l’esigenza di tornare a pensare al calcio e distrarsi, al contempo, da quanto avviene nella vita quotidiana. In un periodo romano contornato dal pensiero elettorale, questo derby capita proprio in un momento particolare. Probabilmente anche il più adatto.
Sfida tra campioni in crescita
Particolare derby, particolare sfida tra tecnici. Che hanno i classici dubbi della vigilia, soprattutto pensando a prendere l’intera posta in palio. Dubbi, preoccupazioni e ansie, soprattutto per quanto riguarda la salute dell’attacco, i gol saranno una questione fondamentale per le bocche di fuoco da una parte e dall’altra. Con l’attesa anche di sapere se Pedro riceverà dei fischi dalla sua ex tifoseria: in fondo era dagli anni Ottanta che un calciatore non attraversava calcisticamente l’altra parte del Tevere.
La sfida però trovai il suo fulcro a centrocampo. Nel cuore della battaglia, come in un’arena dove sono ammessi solo i gladiatori più valorosi.
La Lazio punta sul tridente centrale, che gli dà maggiori certezze. Milinkovic Savic è l’universale, l’uomo che con il suo piede può direttamente scardinare la difesa avversario. Non è un caso che il centrocampo sia poggiato sulla tracotanza sportiva del serbo, che difficilmente sbaglia l’approccio a questi tipi di match. Lucas Leiva invece è il calmo della situazione, Luis Alberto il jolly di grande fattura. Si parlava di poca comprensione con Maurizio Sarri, ma alla prima gara all’Olimpico ha regalato tre assist e un gol, mica roba da poco.
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Dall’altra parte, il centrocampo della Roma si poggia su Jordan Veretout, spesso poco acclamato dalla critica. E dai rientri dei trequartisti come Nicolo Zaniolò dovranno anche pensare a difendere, lasciare in supremazia centrale la Lazio sarebbe una chiave del match importante, da evitare per i giallorossi. Senza Lorenzo Pellegrini squalificato si apriranno varchi inattesi.