Uefa e Conmebol hanno raggiunto un accordo: nel giugno 2022 si giocherà un’amichevole tra Italia e Argentina. E i tifosi invocano il Maradona.
Dopo le tante voci estive, è arrivato l’annuncio ufficiale: Uefa e Conmebol hanno trovato un accordo per un’amichevole internazionale di grande prestigio. Nel prossimo giugno 2022 l’Italia campione d’Europa affronterà l’Argentina campione d’America in quella che potrebbe definirsi una sorta di Supercoppa internazionale. Nel ricordo di Diego Armando Maradona, o almeno questa era l’idea originaria.
Si tratta dell’ennesima prova di unione tra le due federazioni calcistiche, che hanno iniziato a lavorare già da anni in sinergia, come dimostrato dallo scambio di arbitri in occasione delle ultime due competizioni continentali.
Leggi anche -> Un esordio da ricordare: Maradona e quel 16 settembre speciale
La soprannominata ‘Supercoppa Maradona’ non ha ancora una data, né una sede. Seocndo gli argentino di Doble Amarilla però dovrebbe disputarsi nello stadio Wembley di Londra, la casa dell’Inghilterra, quella in cui gli Azzurri hanno alzato il trofeo di campioni d’Europa lo scorso 11 luglio. Ma sui social i tifosi insorgono: c’è solo uno stadio dove può disputarsi una partita del genere.
Una sfida tra Italia e Argentina, specialmente se organizzata in onore di Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi, dovrebbe essere giocata nella sede più opportuna, ossia lo stadio intitolato al campione argentino a Napoli, il vecchio San Paolo.
“Inutile dire che sarebbe bello e significativo se questa gara si giocasse al Maradona“, scrive qualche tifoso sui social. Al di là dell’aspetto utilitaristico, quello che fa rientrare questa partita nel progetto sinergico delle due federazioni, per le persone un incrocio tra Italia e Argentina deve avere un aspetto romantico, quell’aspetto regalato dal ricordo di Maradona, che meriterebbe di essere omaggiato con un evento del genere.
Potrebbe interessarti -> Italia-Argentina al Maradona di Napoli, la proposta divide i tifosi – Foto
Altri sono più perentori e non vogliono sentire alternative: “Fatela a Napoli“. Sono mille e più i motivi per portare una sfida del genere nello stadio che per sette anni è stata la casa di Dios. Ma qualcuno frena gli entusiasmi: “La faranno in uno stadio neutro, né in Italia né in Argentina“. E, volendo dare autorevolezza al possibile trofeo, potrebbe anche avere senso. Per una volta però la speranza è che possa prevalere il lato più romantico del calcio, rispetto a quello razionale all’eccesso.