Kevin Prince Boateng è alla sua ultima chance con l’Hertha Berlino. Che non ha iniziato la sua Bundesliga proprio nel migliore dei modi…
Il principe cerca casa. Quasi definitiva perché di occasioni Boateng nel corso degli anni ne ha avute tante, dando un po’ di talento ma spesso anche dell’indolenza. Perché ha cambiato tante destinazioni il Prince che fece innamorare Milano, rimanendo ora come un grande esperto chiamato a distillare gioco e fantasia.
Milita ora nell’Hertha Berlino, ma sicuramente ha tanti rimpianti per una carriera che poteva essere anche migliore. Il talento c’era, classe e potenza dirompente vista in pochi, ma la continuità non è mai stata il suo forte. Forse il sentirsi già arrivati, forse un problema tattico o il gossip esagerato, ma per il Prince le occasioni sono diventate sempre più rare di fare bene.
In Germania è tornato dopo le avventure precedenti, ben consapevole di come l’Hertha Berlino stia facendo collezione di calciatori che hanno già dato il meglio nel passato. Pensiamo a Sami Khedira, che è durato nella prima parte del 2021, così come ora in rosa milita Stevan Jovetic, uno dei pochi ad aver segnato nei cinque campionati maggiori europei. Salvarsi in Bundesliga è il minimo sindacale.
Alla ricerca di una buona chiusura
La carriera di Kevin Prince Boateng è stata costellata da grandi giornate e lunghe pause. All’arrivo in Italia in pochi credevano a una sua buona riuscita. Il Genoa lo prese dal Portsmouth e diede la comproprietà al Milan. All’inizio sembrava essere solo un ricambio, ma dimostrò da subito di essere un chiavistello importante. divenne l’imprevedibilità tattica dei rossoneri, l’uomo che creava superiorità e dava così man forte all’attacco.
Non è un caso che la stagione 2010-11 probabilmente fu la migliore della sua carriera, e in fondo fu anche tra i migliori di quel campionato. Classe distillata, uno scudetto e la danza finale nella festa milanista a San Siro. Il troppo darsi allo spettacolo tornò poi dopo, mentre il suo seguito calcistico trovò due giornate di gloria. Una in Champions League con una doppietta salvifica, l’altra in un anticipo di mezzogiorno a Lecce. Il Milan, sotto di tre reti, inserì in campo il Prince… di nome e di fatto. Tre gol, tre bordate da fuori area, qualcosa di imprevedibile.
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La sua carriera poi ha avuto vari colpi alti e bassi. In Italia è tornato due volte, prima al Sassuolo e sembrava poter durare, ma fu chiamato addirittura dal Barcellona e addio Emilia. Lo scorso anno, invece, al Monza ha fatto ben poco, insieme a Mario Balotelli dovevano arrivare in Serie A … invece sono stati eliminati ai playoff da gente che prendeva un decimo del loro stipendio.