I segreti della vita privata di Matais Vecino: dalla moglie ai soprannomi, quello che non sai sul calciatore dell’Inter.
Figlioccio di Sarri, esploso all’Empoli, sottovalutato per certi versi all’Inter. Matias Vecino è uno dei tanti calciatori che, pur non essendo fenomenale, fa sempre comodo in una rosa. Nato in Uruguay in 24 agosto 1991 sotto il segno della Vergine, ha origini italiane, come tanti calciatori sudamericani.
In particolare, la sua famiglia è originaria del Molise, di Torrella del Sannio, un piccolissimo comune di poche centinaia di abitanti in provincia di Campobasso. Un luogo umile come umile è lo stesso Vecino, grande faticatore, calciatore duttile e amatissimo dai suoi allenatori, che raramente lo hanno lasciato ai margini dei propri progetti.
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Rispetto ad altri colleghi, non fa parlare di sé per i tatuaggi, l’automobile o la casa super lussuosa. Persona riservata, si gode nel privato la sua famiglia, composta dalla moglie, di cui non si conosce l’identità, nemmeno su Instagram, e dei due figli, un maschio e una femmina. Le persone più importanti della sua vita, mostrate raramente, ma in occasioni importanti, sui social.
Il significato dei soprannomi di Vecino (non scelti dalla moglie)
Ragazzo semplice dalle passioni non troppo particolari, Vecino è cresciuto con la passione per il calcio, ispirato dall’idolo David Beckham. Tra le curiosità che lo riguardano ci sono i soprannomi. Non uno, ma ben due nomignoli con cui è conosciuto anche in Sud America. E non stiamo parlando dei soprannomi con cui lo chiamerà la moglie…
Il primo, quello più conosciuto, è ‘Mate‘. Per chi è un esperto di cultura sudamericana, il collegamento è facile. Si tratta del nome di una bevanda amatissima in quelle latitudini. Il secondo, più particolare, è ‘Garra Charrua’ (letteralmente ‘artiglio dei Charrua’). Un nome che gli appassionati di Adani avranno imparato a conoscere.
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Con questa perifrasi s’intendono nel calcio sudamericano i giocatori particolarmente generosi sul campo. Di fatto, è una qualità che si collega con la ‘forza di non mollare’. Il termine ‘charrua’ si riferisice invece agli indios precolombiani che vivevano sulle sponde del Rio della Plata, una zona del Sud America che comprendeva anche una parte dell’Uruguay. Due nomignoli che fanno ben iintendere le caratteristiche principali di Vecino, un calciatore che coniuga discreta qualità a una grinta con pochi eguali.