Willian e il cuore grande al Corinthias: laddove tutto iniziò e dove probabilmente finirà la carriera di un calciatore brasiliano spesso sottovalutato.
Al cuore non si comanda, soprattutto quando c’è da fare una scelta di vita. E quella fatta da Willian sicuramente è stata tra le più meritevoli nel calcio moderno, troppo spesso legato al business. Il brasiliano infatti ha rescisso il contratto con l’Arsenal, abbastanza corposo (25 milioni di euro in tutto), per tornare in patria a difendere i colori del suo Corinthias.
Un club importante nel panorama brasiliano, ma soprattutto il club del cuore per il centrocampista. Lì dove partì una straordinaria carriera, un ambiente che lo fece sentire a casa e lo valorizzò portandolo al gotha del calcio europeo.
Perché indossare la maglia preferita non ha prezzo, e fare questa rescissione per abbracciare uno stipendio “normale” in Brasile non è roba da tutti i giorni. Certo, parliamo di calciatori milionari, ma chi avrebbe mai rinunciato ai soldi garantiti dall’Arsenal per rimettersi così in gioco? E i fatti gli stanno dando ragione, perché l’affetto dei tifosi brasiliani è davvero qualcosa di immenso. Molto più caldo del tifo di Londra, soprattutto in una squadra dove i problemi sono emersi come in una pentola a pressione.
La carriera di Willian, dopo il Corinthias nel biennio 2006-07, era proseguita verso la fredda Ucraina. Un elemento preso dal Shakthar ed era in buona compagnia carioca tra Elano e soci. Squadra tosta quella arancionera, capace anche di imporsi con maestria in patria ma anche in Europa. Fece soffrire da matti la Juventus in Coppa dei Campioni, a Torino praticamente non vinse ma dominò la scena. Prendendosi applausi e meriti, Willian anche in Italia cominciò ad avere degli estimatori.
La gioielleria Shakthar però lo cedette all’improvviso all’Anzhi, quando i russi nel 2013 sembravano esser toccati dalla sindrome di Zio Paperone. Durò otto mesi l’avventura russa, virò con maggior decisione Willian verso l’Inghilterra scegliendo il Chelsea.
E la scelta fu felice perché divenne subito un punto fermo del centrocampo inglese, caratterizzato da tante stagioni vissute comunque da protagonista. Un brasiliano… europeo per continuità in campo e prestazioni, ma anche una delusione da smaltire abbastanza pesante.
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Perché il mondiale casalingo del 2014 ha lasciato uno strascico nei calciatori brasiliani, farsi eliminare dalla Germania non è stato il massimo per il morale. Qualcosa di Willian è rimasto in patria, così come l’allegria in alcuni momenti. Nemmeno ritrovata nell’ultima avventura all’Arsenal, 25 presenze e un gol in Premier League ma anche una sorta di malessere lento. Che ora è stato cancellato dal suo Corinthias, perché i soldi non fanno la felicità…ma solo in questo caso.