Il Siena con Paloschi in campo e Gilardino in panchina si ripropone al grande calcio. Una coppia ex Milan che sicuramente vorrà dimostrare il suo potenziale.
Tornato nel calcio professionistico dopo il ripescaggio dalla Serie D, il Siena vuole ora dare un suo segnale alla terza serie. E sicuramente non manca la voglia di far bene, tanto che i bianconeri vogliono dare soddisfazioni ai tifosi dopo anni un pochino tribolati. Da dimenticare gli anni della Serie A almeno per il momento, perché le epoche e i periodi storici vanno visti solo negli album dei ricordi. Troppe differenze tra quel Siena con Enrico Chiesa e quello attuale, la voglia di far bene però è rimasta immutata.
Perché in città non si vive di solo Palio, uno dei pochi originali e troppo spesso parodiati da manifestazioni che non hanno nulla di storico (o, se ce l’hanno, inventano). Originale il Palio, originale il gioco del Siena in mano ad Alberto Gilardino. Che sta facendo la sua gavetta nei campi di Serie D e terza serie, non trova scorciatoie l’ex bomber, anzi. Sta facendo un buon lavoro proprio perché da tecnico sta guardando varie realtà e mettendo a frutto la sua esperienza di tanti anni ad alti livelli. Un mix ideale per potersi risollevare.
Il bomber tascabile
Sicuramente il colpo più importante Gilardino lo ha avuto davanti. Ed è un suo ex compagno di squadra che proprio grazie al Siena divenne… famoso. Parliamo di Alberto Paloschi che segnò il suo primo gol in Serie A proprio contro i bianconeri toscani. Da allora, una sorta di filo con il destino ha legato il centravanti al gruppo toscano. C’erano state delle occasioni per andare in Toscana già in Serie A, ma non se ne fece nulla.
Così il bomber tascabile girò in lungo e in largo, attendendo sempre un’esplosione. Tanti gol nelle nazionali giovanili e qualcuno in Serie A, una comparsata anche in Premier League e poi l’ultima avventura alla Spal. Non conclusa in maniera felice, la rescissione e il mancato rinnovo non sono stati tanti digeriti dall’ambiente. Paloschi era schiavo di un contratto pesante per i canoni della Serie B, ma è sceso di categoria per dimostrare di non essere un attaccante solo da alto ingaggio, anzi.
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Vuole dimostrare che ancora ha molto da dare al calcio italiano, la scelta di Siena è apparsa la migliore. Proprio per abbracciare Alberto Gilardino, che era prodigo di consigli dai tempi di Milanello così come lo è ora da tecnico. Una strana coppia che proverà a ridare al Siena quanto perduto nel corso del tempo, l’obiettivo dei playoff sembra essere fattibile per la squadra toscana.