Otto stelle in Conference League, una per ogni girone. La terza competizione europea ci regala tanti protagonisti in Tutta Europa.
La Conference League è entrata in Europa in punta di piedi, regalando anche tante stelle al panorama calcistico. Alcune più consolidate, altre in rampa di lancio perché c’è la capacità e la voglia di giocare in ogni campo. Dal più sperduto di Gibilterra, sino alle platee di Roma e Berlino, le stelle della Conference League sono davvero importanti.
Una per ogni girone, ne scegliamo come protagoniste di una competizione sempre più nel vivo. In particolar modo, sono tutti campioni che hanno un gran seguito di pubblico per la capacità di essere decisivi. Nel girone A lo spazio è per Husein Balic, austriaco in forza al Lask Linz. Attaccante classe 1996, è già un prospetto interessante che sa fare bene tutta la manovra offensiva.
Così come c’è grande curiosità per uno dei più giovani nella competizione, ovvero Nemanja Jovic. Faccia sbarbata, talento imberbe, il classe 2002 del Partizan già parecchi osservatori di mercato che lo osserveranno nel girone B. Mentre in quello della Roma emerge la costanza di Vladislav Korchergin, un girone C di toni forti, ad emergere sarà la maggior qualità in campo. Lo Zonja se lo tiene stretto per ora.
Il ballo dei bomber
Proseguendo nel cammino delle stelle di Conference League, ecco Fredik Midtsjo, centrocampista di spinta dell’Az Alkmaar. È lui il leader del girone D e degli olandesi, che pensano a un grande exploit europeo. Il classe ’96 potrebbe essere il prossimo pezzo forte da mettere sul mercato.
Così come il Feyenoord mette in vetrina nel girone E il suo Orkun Korcu, classe 2000 ma già visionato da molte squadre. Centrocampista turco-olandese ha davvero una grande carriera davanti a sé, sa attaccare, sa pressare ed essere decisivo. In particolar modo le sue quotazioni crescono in maniera vertiginosa, già a gennaio potrebbe salutare l’Olanda…passando in un’altra coppa europea di livello superiore.
Chi si accontenta è un samurai, ovvero Shinji Kagawa. Giapponese rodato e già smaliziato, al Paok nel girone F vuole chiudere la sua più che onorata carriera. Nonostante qualche delusione in nazionale, il centrocampista offensivo rimane il faro dell’unica squadra greca presente in Conference League.
Non doveva esserci, invece, Harry Kane, ma alla fine è rimasto al Tottenham, come il miglior bomber del girone G e della competizione. Già al suo esordio contro il Pacos de Ferreira è stato decisivo, tanto per dimostrare il suo marchio.
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Infine tra le stelle nel girone H arriva Arhur Cabral, attuale capocannoniere della competizione. Il Basilea sorride a denti larghi, con lui e Sebastiano Esposito l’attacco non teme rivali.