I soldi spesi in estate sul mercato sono stati ben investiti? Un grande dubbio che assale i tifosi, ma spesso sono le squadre inglesi a chiedersi il perché di tanto shopping…
Nonostante tutto, il calciomercato non si ferma proprio mai. Soprattutto guardando indietro, perché la netta sensazione per alcune squadre è che i soldi spesi non siano stati così tanti. O comunque, non hanno portato a dei vantaggi immediati. Perché sul mercato si può spendere anche tutto, ma l’applicabilità del campo è un fattore che nessuno regala in sede di trattative.
Lo sa bene l’Arsenal, forse la squadra europea più in crisi di progetto degli ultimi tempi. Perché i gunners oltre a bruciare giovani e investimenti, in questo mercato è riuscita a spendere qualcosa come 166 milioni di euro per sei calciatori. Dopo non esser nemmeno entrata nelle coppe, l’Arsenal è ripartita con soldi spesi e progetti quasi megalomani, come l’acquisto di Martin Odegaard, che il Real Madrid ha liberato per quaranta milioni circa comprendenti i bonus.
Ebbene, la partenza dell’Arsenal è stata terribile, tre sconfitte nelle prime tre gare di Premier League, un 5-0 incassato fuori casa e la sensazione che i gunners, pur in leggera ripresa ora, non sembrano poter recitare un ruolo di protagonista. Nemmeno nella prima parte della classifica di questo passo.
Le grandi e il loro portafogli
In Germania ci sono state più trattative (Lipsia padrone con 108 mln spesi e quasi altrettanti incassati), in Inghilterra le squadre hanno speso maggiormente guardando alle singole squadre.
Con soldi spesi sul mercato importanti per le due compagini di Manchester. 140 milioni di euro per lo United, che di colpi ne ha fatti quattro ma due hanno preso i titoloni. Quello di Jason Sancho, comprato praticamente a peso d’oro, e quello di Cristiano Ronaldo, ottenuto anche con lo sconto dalla Juventus. I cugini del City si sono “accontentati” di fare tre acquisti e chiudere a 128 milioni di euro, il rimpianto più grande è di non essere arrivati a 300 comprendendo Harry Kane, rimasto però al Tottenham.
Ancora Inghilterra ed ecco il Chelsea, che ha speso 120 milioni di euro di cui la maggior parte per Romelu Lukaku. Ma ha un bilancio tra soldi spesi e incassati sul mercato praticamente in parità, Tommy Abraham alla Roma per 40 mln e altre riserve hanno portato al pareggio in bilancio.
Sorprendono anche i 108 milioni spesi dall’Aston Villa, nonché gli 80 del Rennes: ma qui il fronte cessioni ha concesso straordinari giri di testa sul fronte acquisti.
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Rennes che speso tre milioni in meno rispetto al Psg, che ha comunque fatto una gran collezione d’ingaggi. In Italia record per la Roma, 98 milioni di investimenti per sei calciatori. Quasi tornando ai tempi di Franco Sensi.