Brescia-Como è un derby di Lombardia in Serie B con riflessi nella serie maggiore. Guardando al passato… e a un po’ di sana invidia con l’Atalanta.
Il calendario di Serie B pone davanti Brescia e Como in un derby lombardo tutto da vivere. Biglietti a ruba per assistere alla sfida tra due club lombardi biancazzurri, che spesso bene hanno fatto anche nella massima serie. Sicuramente in questa stagione hanno obiettivi ben diversi da certificare.
Il Brescia con Pippo Inzaghi vorrà porre basi per una promozione in Serie A, che sia diretta o attraverso i playoff. Non a caso è stato chiamato un tecnico che in cadetteria ha fatto bene con il Venezia e benissimo con il Benevento. Scaramanzie a parte, Massimo Cellino guarda al Brescia promettendole anche altri innesti per gennaio: quando lo fece ai tempi di Eugenio Corini, le rondinelle spiccarono il volo.
Il Como è allenato da Giacomo Gattuso ed è una squadra che vende cara la pelle. Ha vinto lo scorso torneo di Serie C ed è un team che ha delle sane ambizioni. Soprattutto in attacco ha rinforzato la sua rosa con elementi ben mirati, qualche giovane sogna la storia di Nicolo Barellà: a Como cominciò a maturare in sei mesi giocati nell’ultima avventura in Serie B.
Gli anni Ottanta e il boom Duemila
Il derby lombardo rimanda anche a quanto visto in passato, inevitabilmente. Così, la mente del Como va a quanto fatto in Serie A, in particolare dal 1984 in poi. Sul lago di Garda o quasi, perché il calcio fu vissuto davvero con tanta enfasi, in uno stadio dove spesso era difficile uscire con la vittoria in mano.
Anzi, la squadra lariana era la specialista assoluta dei pareggi, quasi sfiorando il guinness dei primati. Tante salvezze e personaggi passati da Como, su due ne scegliamo lo svedese Dan Corneliusson, centravanti antipico ma dai pochi gol pesanti, nonché Hansi Muller. Che era stato scartato dall’Inter… e nemmeno al Como fece faville.
L’ultima avventura in Serie A avvenne ai tempi di Enrico Preziosi. Non fu ricordata per il massimo della fortuna, la squadra retrocesse subito e poi incominciò un percorso abbastanza tortuoso.
Proprio in A affrontò un Brescia stellare, quello che aveva in rosa Pep Guardiola, Roberto Baggio e Luca Toni. Una squadra incredibile allenata da Carlo Mazzone, ancora rimasta nel cuore di tutti.
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Che per molti poteva anche ambire a qualcosa in più, ricalcando un po’ l’Atalanta dei tempi. Che rimane sempre il sogno per questi due team, firmerebbero sin da ora per svolgere lo stesso percorso del team di Gian Piero Gasperini. Per ora, la cadetteria attende un derby pimpante da due protagoniste importanti.