Il derby di Torino può essere una nuova molla per la Juventus? Lo sperano i tifosi bianconeri, che dopo la pausa attendono un filotto più concreto di risultati dai bianconeri.
Vincere il derby di Torino non è mai facile. Soprattutto se questa gara, nel corso degli anni, è diventata più simile a una guerra di nervi che non a uno spettacolo calcistico. Perché in effetti è difficile appassionarsi al derby di Torino come se fosse quello romano o milanese. Di spettacolo nemmeno l’ombra, anche sabato Torino e Juventus hanno giocato una partita con poca appariscenza, molto costrutto a centrocampo e pochi tiri in porta.
L’ha spuntata la squadra bianconera perché ha maggior qualità, non è proprio un dettaglio. La nota positiva, a parte il gol decisivo, si chiama proprio Manuel Locatelli. L’ex Sassuolo è praticamente l’elemento di centrocampo che serviva ai bianconeri, sa pressare e inserirsi, sa prendersi responsabilità, cosa non facile soprattutto a certi livelli.
Proprio da Locatelli c’è la prima mano di Max Allegri, che ha trovato un leader in mezzo e aspetta sempre una resurrezione definitiva da un secondo centrale di centrocampo, chiunque esso sia. Ora ci sarà da stabilire quanto la sosta porterà giovamenti oppure danni per il prossimo futuro.
Concretezza e chiusura
Il derby è servito a bloccare quel dato che voleva la Juventus sempre con la porta inviolata da venti gare consecutive. Proprio contro un avversario pericoloso solo sporadicamente, la difesa juventina è riuscita a mantenersi casta. Ben altra specie rispetto al Chelsea, in effetti, di spauracchi lì davanti ce ne stavano pochini.
È il secondo 1-0 consecutivo dei bianconeri, a confermare come Allegri – in fondo – sia più tendente a questo risultato che non alla spettacolarizzazione. La sua Juve non vincerà probabilmente gare per 4-3, proprio perché con una difesa messa a puntino di rischi del genere ce ne saranno pochi.
La tenuta mentale è servita. Gli interpreti sanno quello che devono fare, anche mettere in panchina sabato Leonardo Bonucci poteva sembrare un azzardo, ma alla fine è stata la scelta più oculata per il tipo di partita. Sicurezze arrivano anche sulle corsie laterali, Danilo o Cuadrado sulla destra danno garanzie necessarie, Alex Sandro sta contenendo meglio rispetto al passato.
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Con questi propositi, una Juve da rimonta non è improbabile da vedere. Servirà comunque tanta pazienza, far crescere ancora tutto il gruppo e trovare una nuova chiave di svolta per il campionato. Che proseguirà spesso e volentieri con partite che si giocheranno alle 18, un po’ come il derby. Questioni televisive che potrebbero diventare un amalgama particolare per i bioritmi in campo: i bianconeri si aggrappano a ogni speranza.