I giovani del Sassuolo maturano lentamente. Come se ci fosse una ricetta segreta, gli ingredienti della crescita proseguono in maniera costante sulla via Emilia.
Il Sassuolo ha avuto coraggio a ripartire dai giovani. Una sorta di anno zero ma con più tranquillità per il gruppo di Alessio Dionisi, reduce dal sabato sera interista. Risultato a parte, c’è da considerare come il Sassuolo abbia un po’ pagato lo scotto del cambio di guida e anche di intenzioni in campo.
La piccola rivoluzione è stata necessaria, era inutile tenere chi aveva altre ambizioni come Manuel Locatelli, che era tra i giovani promettenti quando è arrivato ed è partito poi da top player. Discorso diverso per Ciccio Caputo, formidabile cannoniere che ha lasciato spazio alle nuove leve, partendo in direzione Sampdoria.
Proprio con i giovani lì davanti il discorso è abbastanza delineato. Il nuovo diktat è di lanciare definitivamente chi ha confidenza con il gol, puntando anche sulla sagacia dei più esperti. Mimmo Berardi è rimasto ancora al Sassuolo, se partirà in futuro ci saranno altri due elementi a sostituirlo tra i millennial: ormai le intenzioni della dirigenza diventano sempre più scientifiche da prevedere.
I ragazzi dal futuro d’oro
Parlando di giovani prospetti, chiaramente gli attaccanti la fanno da padrona. L’esempio massimo è Giacomo Raspadori, che in sole due stagioni da professionista è riuscito a strappare il pass per Euro2020, l’esordio in Nazionale e la relativa vittoria continentale. Su Raspadori si può già contare, è un professionista di quelli seri, un giovane che piace per abnegazione, e per il fatto di essere una sorta di figlio ideale per tutte le madri.
Se Raspadori è l’acqua cheta, su Gianluca Scamacca c’è sempre l’impressione che possa fare una qualche “pazzia”. Impressione appunto, perché è tornato al Sassuolo con la voglia di dare un suo marchio e diventare protagonista in neroverde. Con De Zerbi non sarebbe mai rimasto per questioni tattiche, Dionisi lo sta dosando ben sapendo come presto potrebbe diventare un elemento (quasi) insostituibile.
Parlando di giovani, la regia è stata affidata a Davide Frattesi, che per ora sta confinando il brasiliano Henrique (costato 15 milioni di euro) in panchina. Frattesi era stato pagato cinque, ben presto lieviterà sul mercato.
Guardando alle nuove leve, il futuro passerà per la porta tra qualche anno. Gianluca Pegolo è l’elemento più anziano della Serie A, a coprire le spalle all’ottimo Andrea Consigli. Dietro ancora ci stanno dei bei prospetti, partendo dal terzo portiere Gioele Zacchi, un ragazzo cresciuto moltissimo nel corso del tempo e protagonista in primavera.
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Per Alessandro Russo e Stefano Turati, invece, esperienze in Serie B con Alessandria e Reggina: al ritorno avranno sicuramente un posto da giocarsi.