Theo Hernandez festeggia un compleanno in rossonero. 24 anni per uno degli esterni sinistri migliori del campionato… e forse di tutta Europa.
Un po’ a ritmo di rock, un po’ andando anche oltre. Per festeggiare il compleanno di Theo Hernandez basterebbe una canzone dei Blink 182, per sottolineare il suo modo di giocare e di muoversi proprio all’interno dell’universo calcistico.
Un terzino da rock, un terzino di quelli moderni. Poco propenso a difendere, molto nell’attaccare, dal suo arrivo al Milan ha stravolto praticamente il pensiero sul laterale e sul fluidificante. Nel Milan c’era una vecchia scuola di terzini, da Aldo Maldera che attaccava e difendeva, passando per l’adattamento completo di Paolo Maldini agli ultimi esperimenti non tanto efficaci.
L’arrivo del franco-spagnolo è stato fondamentale per gli equilibri della squadra rossonera. Salvifico anche l’arrivo di Stefano Pioli in panchina, che ha lasciato praticamente carta bianca al suo difensore. Sulla sinistra è libero di attaccare, svariare su tutto il fronte di sinistra, andare al cross e spesso anche alla conclusione. Vede la porta come un attaccante, a volte diventa proprio l’elemento offensivo più pericoloso. Quanti gol decisivi ha realizzato a San Siro, alcuni proprio pesanti per quella Champions League ritrovata a distanza di anni. Anche nelle prime gare europee si sente il peso specifico.
24 candeline per il boom
Il Milan con Theo Hernandez fece un affare sottotraccia. Era reduce nel 2019 dal prestito alla Real Sociedad, non tutti avrebbero investito sul francese nato spagnolo. Reduce dal poco spazio al Real Madrid, il trasferimento a Milano ha avuto un ambientamento graduale. Marco Giampaolo gli preferiva Ricardo Rodriguez, utilizzando sulla fascia oppure nelle varie fasi di ripiegamento.
Giampaolo, che notoriamente ha molti precetti proprio per quanto riguarda gli esterni bassi, non aveva proprio tra i preferiti Hernandez, che già aveva fatto vedere scampoli di esplosività al suo approdo milanista. Il cambio di panchina fu un toccasana per lui, le prestazioni e i giri del motore aumentarono, diventando un elemento sempre più completo.
Non è un caso che i dati delle scorse due stagioni dimostrino come il 24enne sia un elemento imprescindibile in questo Milan. 33 presenze e 6 gol nel tribolato campionato 2019-20, stesso numero di caps e un gol in più la scorsa stagione. Con tanta qualità nel mezzo, qualche leggera flessione, e la capacità di andare spesso a concretizzare azioni che sembrano già perse.
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È uno dei pochi campioni in Italia, il Milan se lo tiene stretto. E i tifosi lo inondano di messaggi di buon compleanno, perché ha sposato la causa rossonera e sta dando sempre tutto per questi colori. Per farlo andar via da Milano ci vorranno tante valigie piene di soldi.