Dazn rischia di perdere l’esclusiva sulla Serie A: gli ascolti non convincono gli sponsor, in pressing sulla Lega. E Sky resta alla finestra.
Piove sul bagnato in casa Dazn. Il brodacaster britannico è finito al centro di una nuova polemica, e adesso rischia di perdere anche l’esclusiva sulla Serie A. Un vero temporale si è abbattuto sull’azienda, e stavolta non c’entra molto la qualità del servizio offerto, con i tanti problemi che hanno afflitto in queste prime settimane di calcio gli utenti, spesso ridotti all’impossibilità di assistere a uno spettacolo per cui hanno pagato.
Stavolta a mettere sulla graticola Dazn sarebbero i dati di ascolto di queste prime partite e la percentuale di popolazione raggiunta. Un aspetto ben più rilevante per i presidenti della Lega Serie A. Non a caso, la querelle sarebbe finita anche in Parlamento. Ad accendere i fari sulla questione è stato un articolo de Il Fatto Quotidiano, in cui si riporta l’incongruenza tra i dati di ascolto rilevati da Dazn e quelli dell’agenzia Nielsen.
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Stando a quanto riferito nell’articolo, per l’utente tradizionale, quello che utilizza la tv e non lo smartphone, Dazn si sarebbe affidato a Nielsen per la raccolta dei dati, e non ai classici sitemi Auditel, finora presi in considerazione dai precedenti detentori dei diritti. E il problema sorgerebbe proprio in questa scelta. I numeri tra le due società infatti non collimerebbero.
Dazn, numeri gonfiati? La Serie A potrebbe tornare a Sky
Qualcosa non quadra. Secondo quanto riferito dall’articolo del Fatto, i dati di Dazn-Nielsen sarebbero molto più alti rispetto a quelli rilevati da Auditel. Ad esempio, la gara tra Juventus e Milan sarebbe stata, secondo i primi, vista da 1,6 milioni di persone, mentre per Auditel si sarebbe arrivati solo a 1,1. E questo sarebbe capitato anche con altre gare, con differenze che spesso sfiorano il 50%.
Facendo i conti, si arriverebbe a una differenza di circa 8 milioni di spettatori, con una perdita davvero importante rispetto alla scorsa stagione. E davanti a questa perdita di pubblico, gli sponsor avrebbero manifestato tutto il proprio dissenso, spingendo la Lega Calcio a cercare una soluzione.
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Per evitare una perdita economica importante, la Lega potrebbe a questo punto essere costretta a rivedere gli accordi stipulati con Dazn sui diritti della Serie A, probabilmente tornando a una coabitazione tra il broadcaster inglese e Sky. Ma la partita è appena iniziata e ci sarà ancora molto da giocare. Quel che sembra evidente è che questo avvio di stagione per Dazn stia regalando più dolori che gioie, in tutti i sensi.