Dove vanno i migliori talenti della Primavera? Quasi un buco nero sembra inghiottire le tanti giovani speranze del calcio italiano.
Analizzare il calcio nostrano è una fatica non da poco. Soprattutto se guardiamo ai settori giovanili, ormai infarciti di calciatori stranieri strappati alle proprie terre quasi dalla nascita. In tutto questo, il peggior danno lo hanno i calciatori italiani che tentano con fatica di raggiungere un sogno. Perché in effetti dove vanno i talenti della Primavera e quelli degli altri campionati juniores diventa un mistero.
Se ne trovano sempre di più in giro, non tutti fanno carriera. Basti pensare che le medie si sono sempre più allargate, l’esordio in Serie A diventa una chimera per molti, guardare gli organici di una formazione di sedicenni diventa un esercizio di grande memoria anche per chi li ha allenati. In alcune stagioni cambia tutto, addirittura ex talenti della Primavera passano a giocare dall’eccellenza a scendere, un po’ attratti dallo stipendio (quasi) sicuro, un po’ stanchi dall’aver lasciato casa e i sogni un po’ per strada.
Né vincitori e né vinti in questo sistema, ma non si esce sconfitti a metà bensì totalmente. Se in Italia si lodano Atalanta, Empoli e poche altre società ci sarà pur un motivo: sono le società che mettono al centro l’uomo e il ragazzo, prima ancora che il bipede calciante.
Come da recente ricerca effettuata da Transfermarket, i numeri su dove vanno a finire i migliori talenti della Primavera lasciano un po’ sconcertanti.
Solo 22 attraversano il grande guado, almeno per questa stagione, e approdano nella massima serie. In pratica la media è di uno a squadra, troppo poco per quanti si sciacquano la bocca con la valorizzazione del settore giovanile a tutti i costi. Siamo lontani dai tempi in cui almeno quattro Primavera sbocciavano per essere pronti nella massima serie, ma 22 calciatori ci sembra davvero un dato esiguo.
Va peggio per quanto riguarda i prestiti in Serie B, sono solamente nove i calciatori passati dall’ultimo grado giovanile al campionato cadetto. Uno di questi è Alessandro Cortinovis, che ha scelto la soluzione Reggina. Era inseguito sul mercato da Udinese e Verona, evidentemente senza troppa convinzione.
Ancora peggio per i ragazzi che vanno all’estero, tre sono andati in Olanda, due rispettivamente in Svizzera, Belgio, Spagna e Polonia. Alcuni, nel corso del tempo, hanno anche varcato l’Oceano alla ricerca di maggior fortuna.
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Serie C e Serie D la fanno da padrona. Un esercito di 218 calciatori hanno ora le radici in terza e quarta serie, alcuni risaliranno sicuramente la china. Altri diventeranno degli esperti in questi campionati, altri ancora lasceranno – loro malgrado l’attività – ai primi infortuni.