Terzo centrale di difesa o laterale? È un dubbio diventato sempre maggiore nelle squadre che puntano ad allargare il loro gioco partendo dal settore arretrato. Cose positive ma anche rischi concreti.
La difesa e il suo terzo centrale: una sorta di grande storia a puntate che si è evoluta nel corso del tempo. Se all’inizio era un centrale decisamente bloccato, ora il terzo di difesa – che sia destro o sinistro nel posizionamento – ha dei compiti ben diversi. Deve essere il primo a far scattare la diagonale e a chiamare l’esterno di riferimento, spesso invece deve proprio sostituirsi al terzino sulla fascia.
Un posizionamento ad armonica, che porta spesso gli allenatori a sfruttare una specie di doppia chance in campo. Il terzo centrale di difesa, non più bloccato come un tempo, è un elemento non solo difensivo ma anche offensivo, in tempi di costruzione dal basso si muove praticamente con ben altra velocità.
Va a prendere palla, oppure a impostare l’azione ma già con la mente più abile nella verticalizzazione, per poi addirittura proporsi in sovrapposizione. Per fare questo ci vogliono polmoni più da maratoneti che da ex stopper, non è in fondo un’opzione così semplice da poter applicare.
Alcuni casi nella massima serie
Quella del terzo centrale di difesa più sbarazzino è un’opzione che è ben centrale nel gioco di Ivan Juric. Al Torino sta proponendo questo con Ricardo Rodriguez, lo svizzero che per Marco Giampaolo era addirittura migliore di Theo Hernandez al Milan ma solo da terzino sinistro. In realtà Juric sta adattando l’ex milanista come terzo centrale di difesa per sfruttarne anche la fisicità in mezzo all’area, e avere anche un ricambio in campo con l’esperto Ansaldi.
Punta molto su questa tattica, proprio perché già questo esperimento è ben riuscito a Verona. Per buona parte del campionato scorso, era Federico Dimarco a esser arretrato come difensore puro ma solo nelle intenzioni. Perché aveva le tipicità da esterno, anzi il Verona con Lazovic addirittura poteva sfruttare due frecce sulla sinistra. Dimarco in questo faceva un lavoro eccellente, crossando dal fondo e dimostrandosi molto importante nella battuta dei calci piazzati.
Anche all’Inter quest’opzione è stata confermata da Simone Inzaghi (che allo Lazio adattò Patric ma sul versante centro-destra). Con i nerazzurri giocherà le gare da centrale, ma solo se l’avversario non è una big: lo ha fatto intendere proprio il tecnico. Che avrebbe anche un’altra opzione, ovvero l’esperto serbo Kolarov da utilizzare alla bisogna.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Ecco la loro pericolosità sui tiri da fermo
Quella del terzo centrale da applicare come laterale è ormai un’arma in più che può essere sfruttata in una squadra con buona intelligenza calcistica. Al contrario “liberalizzare” gli stopper potrebbe provocare moltissimi danni in copertura.