Totò Di Natale festeggia il suo compleanno mentre i tifosi dell’Udinese lo inondano di messaggi: dopo Zico, c’è l’attaccante di origine campana nel cuore dei friulani.
Un compleanno sempre da idolo. Totò di Natale è stato una bandiera affidabile e duratura dell’Udinese che, quasi per “preservarne” il ricordo, dal momento del suo ritiro non ha più trovato un attaccante in grado di segnare almeno quindici reti.
Scherzi del destino, anche perché ad Udine non è stato compreso Duvan Zupata e altri carneadi hanno avuto forse fin troppa fiducia. Fatto sta che Totò Di Natale ha lasciato un segno concreto nell’Udinese e nel calcio italiano. Bravo a segnare con continuità, perché le qualità e la freddezza sotto porta sono cresciute nel corso del tempo.
I numeri non mentono mai, soprattutto quando c’è da guardare le cifre di un attaccante. 385 presenze in Serie A con l’Udinese e ben 191 gol, due volte capocannoniere consecutive nel massimo torneo nonché un record friulano-europeo. 37 le presenze nelle coppe, tra Uefa e Champions League, 17 le reti con la maglia bianconera. Una sfida nella sfida, nessuno credeva mai che un attaccante tascabile dell’Empoli sarebbe diventato un pezzo di storia al “Friuli”.
Il gran rifiuto del 2010
Totò di Natale è diventato un idolo dell’Udinese anche per l’episodio chiave dell’agosto 2010. Un periodo di calciomercato e una grande richiesta proveniente dalla Juventus. Andare a giocare per altri bianconeri, che dovevano lottare per qualcosa sicuramente di ambizioso, con un vistoso adeguamento dello stipendio quando aveva 33 anni. Ma in quell’estate, lui disse no e lo disse categoricamente.
Quell’Udinese era una squadra da Champions League e non si sbagliava, in coppia con Alexis Sanchez fece davvero ammattire un po’ tutte le difese… compresa quella della Juventus, spesso battuta sia a Udine che a Torino.
Una dimostrazione di affetto ricambiato, non è un caso che la Nazionale gli diede spazio con ben 42 presenze e 12 reti collezionate con la maglia azzurra. Il rimpianto è di non aver vinto nulla, arrivò dopo l’epopea mondiale e partecipò a due europei, rimanendo beffato sempre sul più bello.
Totò Di Natale con una carriera comunque importante non ha dei rimpianti, anzi. Si è fatto apprezzare per esser stato una bandiera friulana, senza mai accampare scuse o nascondersi.
Da allenatore è stato vice dello Spezia, e poi anche allenatore della Carrarese condotta alla salvezza in Serie C.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Il suo erede già in gol a Udine
Il futuro riserverà altre avventure in panchina, chiaramente accetterebbe subito una futura chiamata dall’Udinese. Una squadra rimasta nel cuore, una squadra che ha saputo capire il talento di un calciatore ed elevarlo alla massima potenza. Il compleanno è anche il momento giusto per riassaporare dolcissimi ricordi.