Difensori che vanno in rete, goduria multipla della tifoseria. Le squadre di Serie A ormai allargano gli orizzonti cercando sempre più le cooperative del gol.
Un tempo si lasciavano le briciole. Ai centrali e ai terzini, infatti, la gloria della rete sembrava essere abbastanza temporanea. C’è chi in carriera nemmeno ha realizzato un gol nella massima serie, come Renzo Contratto e Alessandro Agostini. Ma anche chi, invece, è stato da fluidificante una sorta di pirata dell’area di rigore avversaria, gli esempi sono molteplici.
La caratteristica di questo campionato è di aver sempre più avvicinato i difensori alla porta avversaria. Vanno in rete perché si aprono gli spazi, si marca un po’ leggermente e si trovano nuovi spunti soprattutto sui piazzati. C’è chi fa valere la fisicità e chi invece il buon piede, altri ancora puntano direttamente a una sorta di assalto nei minuti finali.
I difensori che vanno in rete, però, non devono dimenticare il loro compito principale, ovvero quello di essere dei baluardi del proprio portiere. L’allargamento della media gol, però, porta comunque a errori da una parte e dell’altra: lo spettacolo ne trae beneficio, la capacità di mantenere inviolata la porta un po’ meno.
Difensivi e spesso offensivi
La parabola dei difensori che vanno in rete abbonda nelle squadre di Serie A. Ogni team ormai ha i suoi punti di forza, passando dai campioni di Italia dell’Inter alle altre compagini. L’Inter sa di poter sfruttare i calci d’angolo per andare a colpire con veemenza al centro dell’area, i gol dei suoi centrali ne sono la forza. Ma anche i laterali danno un grande contributo in zona gol, un po’ per gli assist e un po’ per la capacità dei difensori nerazzurri di saper andare in rete.
Il Milan, in questo, ha puntato tutto su Theo Hernandez, che parte da laterale ma diventa praticamente un’ala aggiunta sulla sinistra. In Serie A viaggia alla media di sei gol e mezzo, mica male per uno che si “spaccia” per semplice terzino.
Capacità di gol che arrivano anche dall’Atalanta, il caso di Theo Hernandez poteva essere applicato su Robin Gosens, ma alzatosi sulla linea dei centrocampisti ha dimostrato di essere una sorta di terza punta orobica.
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Anche le squadre salvezza puntano con decisione ai gol dei loro difensori, spesso possono essere decisivi nella lotta per non retrocedere. I colpi estemporanei possono andar bene, proprio perché risolutori. Alla prima giornata, il Bologna beneficiò della vena di Lorenzo De Silvestri, che per due volte bucò la difesa della Salernitana su azione da calcio d’angolo. Non dimentichiamo nemmeno, nelle zone calde, i gol che possono arrivare da Cagliari, una squadra che manda(va) spesso i centrali in attacco ottenendo delle marcature pesanti.