Simone Inzaghi contro Maurizio Sarri, ma anche una sfida tra Inter e Lazio che si preannuncia incandescente. L’Olimpico sarà davvero un teatro per gladiatori?
Alla fine arrivò il giorno. Simone Inzaghi torna a sfidare tra qualche ora il suo passato, ben consapevole di come i ricordi con la Lazio saranno sempre nel suo cuore. Perché l’affetto con i biancocelesti è qualcosa di immenso, lo sa bene proprio l’attuale tecnico dell’Inter. Arrivò a Roma nell’estate del 1999, quando era stato l’attaccante rivelazione del Piacenza degli italiani. Fu un elemento prezioso per Sven Goran Eriksson, in un reparto offensivo dove non solo ci stavano fior fiori d’attaccanti (Salas, Mancini, poi anche Ravanelli) ma anche centrocampisti in grado di segnare tanti gol, come Conceicao e Simeone.
Inzaghi fece la sua parte, vinse lo scudetto e l’anno seguente siglò quattro gol in coppa dei campioni tutti contro l’Olimpique Marsiglia. Fece un record, che difficilmente Pippo riuscì ad eguagliare, il fratello con più gol europei tra i bomber italiani ha questo cruccio. Simone Inzaghi proseguì poi la sua carriera da calciatore adattandosi a riserva, ma diventando protagonista in panchina. Prima da traghettatore convinse tutti, poi vinse anche Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Il bilancio è più che positivo.
La Lazio ha cambiato passo con Maurizio Sarri in panchina. Anche nella gara contro l’Inter non mancheranno i classici diktat di un allenatore che rimane fedele alle sue teorie. Gli schemi su punizione e calcio d’angolo, la capacità di fare pressing alto sul portatore di palla, l’assoluta teoria di una difesa a quattro con calciatori lì davanti di tecnica e qualità. Perché il lavoro di Sarri va visto soprattutto nel reparto arretrato, lì davanti ha sempre lasciato qualche libertà in più agli attaccanti.
Sarà una sfida speciale, il confronto tra tecnici monopolizzerà le attenzioni ma anche quello tra gli attaccanti non è da meno. Sarri ha bisogno di avere nuove certezze da Ciro Immobile, Inzaghi punta tutto su Edin Dzeko, che sentirà comunque un po’ di odore da derby.
Per non parlare del centrocampo. Luis Alberto è sempre guardato con attenzione dai dirigenti nerazzurri, è esploso con Simone Inzaghi e non gli dispiacerebbe seguirlo a Milano. Lo spagnolo costa tanto e sarebbe difficile anche per Sarri trovare un sostituto ideale, ha caratteristiche particolari ma si possono integrare nel gioco sarriano.
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Sicuramente un match che sarà un esame per i due tecnici. Inzaghi va visto alla distanza con l’Inter, Sarri ha bisogno di infiammare la piazza. Non mancheranno i gol, non sarà una gara da 0-0, non ci saranno troppe attenzioni difensive: forse si parte proprio da ciò per lo spettacolo in campo.