Victor Osimhen, l’attaccante classe ’98 del Napoli, si racconta in un’intervista su YouTube fatta da un compagno di Nazionale. L’attaccante ha narrato parte della sua vita prima arrivare nei grandi club.
Victor Osimhen è letteralmente esploso da quando gioca in Serie A al Napoli, i partenopei credettero fortemente nel valore del calciatore quando decisero di acquistarlo dal Lille. La squadra di patron De Laurentiis ha speso ben 70 milioni di euro per aggiudicarselo. Con il club francese il nigeriano ha collezionato nella stagione 2019/2020 18 gol e 6 assist in 38 presenze.
Sicuramente l’acquisto del classe 1998 ha apportato grandissima qualità alla squadra guidata prima da Gattuso e, ora, da Luciano Spalletti. Dall’arrivo al Napoli fino ad ora ha realizzato 17 reti e 4 assist in 38 presenze. In queste prime sette giornate di campionato è già andato a segno 4 volte.
Dunque, nonostante la giovanissima età Osimhen ha dovuto faticare, e non poco, prima di arrivare a questi livelli. L’attaccante nigeriano si è raccontato in una intervista, riportata dal Corriere dello Sport, rilasciata durante una chiacchierata, trasmessa su YouTube, dal compagno di Nazionale William Troost-Ekong.
Victor Osimhen prima di diventare un professionista, il sogno si è realizzato
Durante l’intervista Osimhen ha dichiarato: “Mi sento molto bene. Per me è un sogno tutto questo, come per tutti i bambini che vengono dai bassifondi. Io ho sempre sognato di diventare un calciatore professionista, mi sono ispirato a Drogba, Obi Mikel e altri. Questo è uno dei miei più grandi successi della vita. Ne sono profondamente grato a Dio per tutto ciò”.
Prima di arrivare a questo, il calciatore nigeriano ha dovuto patire non poche sofferenze, come racconta lui stesso: “Nel luogo in cui sono cresciuto nulla è dato per scontato, per qualunque cosa devi lavorare molto. Nella mia vita – e ha soli 22 anni – ho fatto di tutto, rincorrevo le auto per provare a vendere acqua e racimolare qualche soldo, pulivo le case dei vicini e infine ho pulito anche le grondaie del mio vicino”.
Ebbene, Victor Osimhen sicuramente è uno dei tanti esempi di cosa significhi venire da situazioni non proprio abbienti, quasi di povertà, da come fa capire il calciatore dal suo racconto. Situazioni difficili che, purtroppo, ancora oggi esistono. Il giocatore del Napoli ha anche raccontato che suo fratello in quegli anni vendeva giornali, mentre sua sorella arance, il tutto per aiutare la famiglia. Oggi il calciatore ex Lille si ritiene soddisfatto perché è in grado di aiutare i propri familiari e non solo, in quanto il calciatore si impegna ad aiutare anche chi ora si trova in quelle che erano le sue condizioni prima di diventare un professionista.