Milan e Porto si affrontano in un match di Champions League già decisivo. Il passato ha sorriso a entrambe le squadre, il presente solamente a una.
Il match di stasera in Portogallo è una sorta di tagliola per il Milan. Sa di dover accelerare i suoi ritmi in Champions League e dovrà farlo affrontando un Porto per nulla intimorito. Il bilancio dei precedenti è quasi in parità, con una leggera predilezione per il Milan che ha segnato otto gol e ne ha subiti cinque, a fronte di tre vittorie, tre pareggi e due affermazioni per il Porto.
Non delle gare spettacoli vien da capire, in effetti quando si affrontano Milan e Porto c’è sempre una parte di tatticismo esasperante che emerge sostanzialmente. Questione anche di preparazione al match, il Porto spesso porta a chiudere gli spazi agli avversari per sua tradizione. Le italiane, invece, quando affrontano le squadre estere spesso incominciano ad avere fobie di ogni tipo.
Come quelle maturate dalla Roma e dalla Juventus, che furono entrambe eliminate proprio dallo stesso Porto. Galeotti furono gli ottavi di finali, nel caso giallorosso quelli del 2018-19. Dopo la vittoria dell’andata all’Olimpico grazie a un super Nicolò Zaniolo, la Roma si arrese al Dragao e quello fu anche l’epilogo per Eusebio Di Francesco.
Andò peggio alla Juventus la scorsa stagione. Sconfitta in Portogallo per 2-1 grazie a due errori decisivi, fece peggio al ritorno. Arrivando ai supplementari e vedendo eliminata nel 3-2 finale. Con un Cristiano Ronaldo peggiore in campo e già pronto a lasciare Torino: la storia del capitano e della barca… dimentichiamola.
Precedenti rossoneri da monitorare
Sono nove i precedenti tra Milan e Porto, la prima volta si affrontarono nell’edizione della Coppa dei Campioni 1979-1980, una coppa che era molto diversa da quella attuale. Era proprio una coppa per i campioni fatta e finita, partecipavano solamente le compagini che vincevano il loro torneo d’appartenenza e non le quarte classificate. Passarono i portoghesi nel primo confronto e negli anni successivi diventarono anche una squadra d’avanguardia, dal tacco di Madjer in poi.
Nel nuovo formato di Champions League, invece, ci sono state ben sei partite, molte delle quali giocate dal 1992 al 1997. Il Milan vinse metà delle gare, dimostrandosi comunque formazione coriacea ma con qualche leggera difficoltà ad affrontare team compatti, soprattutto lontano da San Siro.
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L’ultimo grande precedente avvenne nell’estate del 2003. Edizione di Supercoppa Europea, il Milan era reduce dal trionfo di Champions, il Porto stava diventando leggendario. Carlo Ancelotti contro Josè Mourinho, era già una sfida al vertice. La vinse l’italiano per 1-0, il Milan incamerò un nuovo trionfo e stava svelando al mondo quel fenomeno di Kakà.