Lana Clelland è centravanti quasi vecchio stampo al Sassuolo. Gol decisivi e fame di vittoria per una scozzese spesso decisiva in campo.
Il calcio femminile regala sempre nuove protagoniste. Elementi in grado di fare la differenza, quasi paragonandoli al calcio maschile degli anni Ottanta. Quando tutti potevano permettersi un fenomeno, andare all’estero e prendere il meglio da proporre ai tifosi.
Il Sassuolo, in questo caso, ha preso un elemento straniero ma già ben rodato nel nostro campionato. Quasi un’italiana per il modo di giocare è Lana Clelland, attaccante classe 1993 che ora milita nel team neroverde. Un bomber per tutte le stagioni, brava nel sapere trovare lo specchio della porta e con colleghe di reparto importanti e decisive.
La squadra neroverde non ha nascosto le sue ambizioni, l’arrivo di Lana Clelland è l’ulteriore conferma di come si possa fare davvero del bene. I primi gol arrivati in campionato sono stati la ciliegina sulla torta su un investimento importante e che sta dando decisamente frutti maturi.
Anche perché la stessa calciatrice scozzese ha intenzione di dare una grande sterzata alla sua carriera, volendo dimostrare di essere una delle migliori attaccanti di tutto il campionato di Serie A. Ha affianco – o anche davanti – davvero delle eccellenze in questo torneo.
Infortuni a parte, Lana Clelland è un elemento su cui fare affidamento a occhi chiusi. In Scozia ha giocato con Rangers e Spartan, dando sempre l’impressione di esser già leader sin dalla più tenere età. Proprio per questo l’interesse di tante squadre è stato concreto, la migliore è stata la Pink, che ha portato così il talento in Italia.
Dalla Scozia a Bari il salto non è stato di certo facile. Dai laghi scozzesi, dalla pioggia fitta e quasi orizzontale al caldo della Puglia nonché alla vista mozzafiato delle spiagge. Tanta differenza poi che non ha influito in campo perché Lana Clelland non ha avuto una sorta di saudade scozzese.
Anzi, dieci reti in sedici gare sono state un bel bottino che l’hanno poi portata al Tavagnacco. Qui, il valore dei gol è diminuito rispetto alle gare, anche se la scozzese ha lasciato comunque un’impronta importante in questo club.
Così come l’ha lasciata alla Fiorentina, con tredici reti spalmate in tre stagioni, qualche panchina e qualche infortunio un po’ sgradito a mettersi in mezzo.
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Nel Sassuolo ha il compito di far gol, senza se e senza ma. Soprattutto perché la concorrenza lì davanti abbonda e le emiliane non si nascondono in fatto di ambizioni. Un accordo quello con il Sassuolo che potrebbe proseguire nel corso del tempo, per farla diventare anche un leader fuori dal rettangolo di gioco.