Gonzalo Higuain sembrerebbe vicinissimo a lasciare il calcio giocato: c’è un motivo importante alla base della sua decisione.
Gonzalo Higuain lascia il calcio. A soli 33 anni, la carriera del calciatore argentino sembrerebbe arrivata al capolinea. Una decisione drastica per l’attaccante, che potrebbe decidere di appendere gli scarpini al chiodo, anche perché messo gentilmente alla porta dal club in cui ha militato nelle ultime due stagioni, l’Inter Miami.
A causa dei risultati deludenti, la società della Florida starebbe infatti pensando di ridurre i costi e di liberarsi di quei super ingaggi che sul campo stanno rendendo meno. Una categoria in cui rientrerebbe anche Blaise Matuidi, pronto a rimettersi sul mercato. Per il Pipita però il discorso sarebbe diverso, e in caso di addio all’Inter Miami è molto probabile un ritiro anticipato.
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Alla base di questa decisione potrebbe esserci il suo rendimento, da anni in fase calante. Nel 2020 nella sua prima stagione in Mls ha collezionato solo 9 presenze e 1 gol. Meglio è andato nella stagione 2021, con 21 presenze e 10 gol, in pratica un gol ogni due partite. Rendimento che non può essere buttato, ma non all’altezza delle aspettative nella patria del soccer. Prestazioni non brillanti che nascondono una motivazione di carattere psicologico molto più serio di quanto si possa credere.
Perché Higuain lascia il calcio?
Secondo quanto riferito dal Sun, e rilanciato anche dalla Gazzetta dello Sport, l’ex Inter e Juventus avrebbe scelto di dire addio al mondo del calcio per un problema di natura psicologica. Un peso, o forse un freno, che non gli permette di giocare seriamente, e nemmeno di allenarsi con la costanza e l’impegno di un tempo.
Un crollo improvviso causato da un trauma dolorosissimo: la scomparsa della madre. A raccontarlo era stato d’altronde lo stesso ex bomber di Napoli e Juventus in un’intervista di qualche tempo fa, ammettendo di aver subito un crollo psicologico. “Lei era tutto per me ed è impossibile che la sua scomparsa non influisca sulle mie prestazioni“, aveva raccontato Gonzalo a cuore aperto.
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L’attaccante non è più riuscito evidentemente a riprendersi. Anche perché, a dispetto di quanto si dice, non è facile dimenticare tutto ciò che accade nella vita vera quando si entra in campo. Specialmente se il trauma è talmente forte da farti chiudere in casa per due settimane senza fare nulla: “Sono affondato, e quando sono tornato ad allenarmi non ero più al livello di prima“. Un triste tramonto per un attaccante che, fino a quattro o cinque anni fa, era considerato all’unanimità il miglior numero 9 al mondo insieme a Lewandowski e Benzema.