Roberta Aprile è un portiere figlia d’arte che vuole imporsi nel calcio femminile. È un portiere di grande prospettiva, probabilmente meriterebbe più spazio. In Under 23 per il momento si gode la convocazione.
Il calcio femminile regala sempre storie e nuove protagoniste. In questo caso c’è un portiere di cui si dice un gran bene, ma forse ha giocato troppo poco per le sue reali potenzialità. È il caso di Roberta Aprile estremo difensore italiano già nel giro della nazionale maggiore e pronta anche a maggiori responsabilità in campo.
Classe 2000, Roberta Aprile è un estremo difensore di buona sostanza, reattivo tra i pali e con buona capacità di lettura per le azioni avversarie. Copre bene la porta, non ha timori e soprattutto ha un balzo importante che ne mette in risalto le doti di tempismo. Riesce, quindi, a coordinarsi bene nelle uscite aeree e guida con buona padronanza la difesa di turno.
I fondamentali del mestiere … li ha appresi in famiglia. Suo papà è Sebastiano, che ha giocato in porta nel Palermo nella stagione 2001-02. Sotto la guida di Bortolo Mutti ha totalizzato tre presenze in Serie B, era la riserva del titolare Vincenzo Sicignano. Poi Serie C e Serie D, ma soprattutto la capacità di essere apprezzato dovunque sia andato.
E quel dna di famiglia trasmesso anche a sua figlia. Che ha dovuto anche fare una scelta importante, qualche anno fa, tra il futsal e il calcio a undici. Ha avuto la meglio quest’ultimo con risultati importanti, tutto sommato.
Un talento da valorizzare
Parlando di Roberta Aprile c’è sempre la consapevolezza di un talento che meriterebbe maggiormente spazio. Il suo trasferimento in prestito dall’Inter alla Juventus ha fatto discutere, le gerarchie in bianconero sono ben stabilite e per il talento italiano c’è stato – almeno al momento – davvero poco spazio.
Un’avventura particolare, dopo aver esordito ai massimi livelli con la Pink Bari. La stagione dell’esordio è stata anche la più vincente, la promozione in Serie A è stato il giusto riconoscimento per una squadra che ha fatto del gioco un’arma in più.
Con una Roberta Aprile sempre brava nel migliorarsi partita dopo partita. Con prestazioni importanti, nonostante il Bari in Serie A non sia stato ad altissimi livelli, tanto da strappare l’interesse dei top club nonché della nazionale.
L’approdo all’Inter è arrivato nella stagione 2019-20. In due stagioni, però, ha giocato relativamente poco, con la prima stagione interrotta dal covid. In tutto, tredici partite con la maglia dell’Inter nella massima serie e ora il passaggio alla Juventus.
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Sognando di tornare protagonista in campo, le qualità ci sono… basterà solo averne maggiormente fiducia per ridare al calcio italiano una sicura protagonista.