Joseph Minala meriterebbe maggior fortuna dopo la Lazio. Il camerunense classe 1996 ha trovato una squadra che può pienamente valorizzarlo: che sia la volta buona per tornare in campo e stupire?
A volte una diceria può allontanare i buoni propositi di una carriera. Lo sa bene Joseph Minala, centrocampista camerunense che è stato praticamente una sorta di meme vivente sul web. Il motivo? La sua età e un volto non proprio con dei tratti pienamente adolescenziali.
Accade nel 2014 quando Edy Reja mandò in campo Joseph Minala nei minuti finali della gara contro la Sampdoria. Con il risultato già acquisito ci fu l’esordio del centrocampista, che per un periodo si era allenato anche con il Napoli di Walter Mazzarri. La telecamera forse indugiò un po’ troppo sul ragazzo e da lì in poi partirono le ironie sull’età: chi faceva la battuta guardando al numero di maglia, chi immaginava un’altra persona rispetto a quella segnata in distinta.
Per il mondo calcistico, in pratica, Joseph Minala divenne il calciatore con la battuta incorporata, e questo fu senza dubbio un deterrente per la carriera. Nonostante ci siano state smentite ufficiali, sul centrocampista c’è stato sempre questo un pregiudizio sull’età, a limitarne il volo in carriera. La Lazio fece maturare il ragazzo nella stagione 2015-16 prima nella vicina Latina, poi mandandolo a Bari, prima di un andirivieni della tratta Roma-Salerno.
L’idolo dei granata
Il camerunense Joseph Minala divenne l’idolo della Salernitana, in ogni caso. Lo divenne in un derby contro l’Avellino allo stadio “Partenio” fermo sin lì sul 2-2. Ebbe la fortuna di trovare il pallone giusto e collocarlo in porta al 96° minuto: fu un boato di gioia, un momento di gloria personale ma soprattutto entrò di diritto nella storia del club campano.
Salernitana che era gestita all’epoca da Claudio Lotito con il camerunense che per tre campionati fu prestato proprio alla compagine allora in Serie B. Le qualità del ragazzo non erano mature per il massimo campionato, ma dava comunque un buon contributo in cadetteria. Salerno divenne casa sua gioco forza, in alcuni casi arrivò direttamente nel mercato invernale dopo aver fatto anticamera con la Lazio nella prima parte di stagione.
Non è stato un calciatore fortunato, tutto sommato. Perché partì in prestito il 28 febbraio 2020 per trasferirsi all’Huangai in Cina e poi accadde il trambusto della pandemia, mentre il suo contratto di prestito durava sino allo scorso dicembre.
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Alla fine la Lazio ha lasciato scadere il suo di cartellino dopo tanti anni di prestiti. Il centrocampista in queste ultime ore ha firmato con la Lucchese in Serie C: l’importante è giocare, e farlo anche in fretta.