Duro attacco a Cristiano Ronaldo, che incassa un altro segnale pesante da parte della Juve. E intanto arrivano notizie sulle finanze del club.
La Juve prova a dimenticare Ronaldo. A fatica, perché l’assenza di un bomber vero si sente, ma con tante contraddizioni che dividono i tifosi sull’esperienza di Cr7 in Serie A. Di fatto gli investimenti sono stati concentrati “sull’azienda Ronaldo”, che alla Juve ha portato benefici interessanti e tangibili, ma anche spese che non si sono tradotte nei risultati sperati in Europa.
Lo ha sottolineato Agnelli all’assemblea degli azionisti, con parole edulcorate. Ma solo in parte. “É stato un onore avere il migliore al mondo nella nostra squadra”. Poi però l’affondo. “Credo che però abbia ragione Morata quando dopo pochi giorni dall’addio di Ronaldo ha sottolineato il vero punto cardine del club. É la maglia della Juve che richiede responsabilità, non il valore dei compagni che hai al tuo fianco. La Juventus viene prima di qualunque persona”. Diretto Agnelli, che poi ha svelato i piani della società. E nelle sue parole, potrebbe nascondersi anche qualche indizio di mercato.
Agnelli coccola e va all’attacco di Ronaldo: svelati anche i piani del club, con qualche curiosità
L’assemblea degli azionisti in casa Juve è chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. É chiaramente un modo per per superare gli effetti del Covid e forse anche alcuni errori, con un bilancio che fa registrare perdite di circa 210 milioni di euro. Dopo un minuto di silenzio in memoria di Boniperti, scomparso la scorsa estate, Agnelli ha riferito davanti ai presenti.
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Dietro l’aumento di capitale non si nasconde infatti solo l’esigenze di mettere in regola i conti, ma anche la possibilità di tornare ad investire. Non sarà semplice infatti ripianare tutto nell’immediato, ma ci sarebbe un preciso piano per alleggerire il rosso nelle casse e puntare al mercato. Il primo obiettivo? Di sicuro Dusan Vlahovic, che potrebbe già a gennaio essere una occasione. La Juve ci pensa, e intanto prepara la strada per non farsi soffiare il serbo dai club che in questa fase hanno molto più potere sul mercato.