Il valore della rosa per le squadre salvezza è addirittura diminuito. Forse per questo, le squadre che generalmente lottano per la permanenza in categoria dovranno fare qualcosa in più.
La crisi getta via anche le certezze calcistiche. Così molte squadre devono fare i conti in casa, vedere quali sono i prezzi pregiati e venderli prima che sia troppo tardi. Il valore di ogni rosa per chi lotta nella zona salvezza è determinato, intanto, dai risultati che si ottengono.
In particolar modo proprio in basso le cifre tendono a scendere, a meno che non si verifiche qualche exploit imprevisto di elementi sconosciuti o provenienti dal settore giovanile. A volte non basta nemmeno giocare tanto in squadre salvezza per fare aumentare il valore generale della rosa. In campo non vanno i numeri ma uomini ed emozioni, ma spesso vedendo certi pareggi di matrice tipicamente italiana c’è un crollo verticale delle quotazioni.
Perché prendere un attaccante che non segna? Perché affidarsi a un trequartista poco ispirato? In realtà molte di queste domande sono già demandate verso gennaio, per provare in un caso a rilanciare qualche desaparecidos calcistico oppure per cedere qualcuno a prezzo di saldo, avendo finito il feeling con la piazza.
Le quotazioni salgono e scendono come a Piazza Affari, perciò i dati degli esperti del settore sono grosso modo variabili. Il valore più basso per una rosa da salvezza è quello della Salernitana, che si aggira intorno ai 35 milioni di euro.
Franck Ribery è il campione ma la sua età lo porta a una quotazione di base minima, Simy invece si attesta sui cinque milioni circa. Prezzo simile a quello del giovane Gondo, preso da svincolato laziale, mentre anche la quotazione di Emiliano Bonazzoli è cresciuta rispetto a tre mesi fa, grazie al buon impatto iniziale con il campionato.
Da decifrare ancora il Venezia che varrebbe 70 milioni di euro se comprato a stock. I lagunari hanno una rosa con tanti giocatori, qualche elemento esperto ma soprattutto talenti ancora acerbi. Soprattutto sul mercato perché sarà difficile capire quanti di questi elementi saranno subito ceduti a gennaio, in prestito o definitivamente.
Lo Spezia ha una quotazione simile, ma ha il problema di non poter più acquistare nessuno per il prossimo futuro. Se la quotazione cresce o decresce, alla fine gli uomini rimarranno identici.
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L’Empoli, invece, appare il club più in crescita per i suoi elementi, al momento si attesta sugli 80mln. Parisi, Viti, Ricci e gli altri giovani sono un investimento a lungo termine, la famiglia Corsi farà ottime plusvalenze nella prossima estate. E chissà quante altre squadre di fascia bassa aumenteranno il loro valore sul mercato: l’Udinese da 110 milioni di euro circa potrebbe presto aumentare globalmente.