Vincenzo Italiano sfida un passato chiamato Spezia. Con grandi ricordi e un biennio d’oro per il club ligure, il migliore della sua storia.
Arriveranno le lacrime, i sorrisi e gli abbracci. Ma anche un qualche accenno polemico, perché Vincenzo Italiano e lo Spezia non si sono lasciati proprio benissimo. Dopo la riconferma in bianconero, l’addio di Gennaro Gattuso ai viola lasciò libera la panchina della Fiorentina. Fu proprio il tecnico nato in Germania a prendere il posto del tecnico calabrese, con vivo sbigottimento della dirigenza spezzina, che si arresa alla volontà del tecnico di fare il salto di qualità.
Vincenzo Italiano, anche guardando all’inizio del torneo, ha dimostrato di volere e di valere la Fiorentina: gioco pressante, valorizzazione degli elementi della rosa, qualche vittoria conquistata con il giusto piglio. La squadra viola può essere l’outsider del campionato e, proprio per questo, l’incontro con lo Spezia è improntato sulla vittoria a tutti i costi.
Battere il passato per continuare un buon presente e impostare un ottimo futuro: il tecnico sta già trovando nuovi modi per stupire, ben sapendo come una rosa versatile come quella viola può ancora crescere d’intensità. Italiano in conferenza nelle prossime ore svelerà quale sarà il suo undici per il match.
Allo Spezia trascorse due anni d’oro. Arrivato dal Trapani, che aveva allenato in Serie C, l’approdo sulla panchina spezzina fu una sorta di diesel. Già nella sconfitta contro il Crotone delle prime giornate si capì che c’era qualcosa di rivoluzionario, ma serviva un po’ di tempo per mettere in pratica i meccanismi.
Soprattutto quelli difensivi, perché lo Spezia in Serie B capì che una buona retroguardia poteva dare soddisfazioni anche per quelli davanti. Simone Scuffet si dimostrò un portiere efficace, tanto da far prendere fiducia sia ai compagni più giovani che ai più esperti lì davanti. I liguri giocavano un calcio efficace e brioso, nella fase regolare del torneo divennero una squadra convinta, e dopo il 5-1 interno contro il Cosenza capirono che potevano giocarsi gli spareggi a viso aperto.
Lo fecero e nel doppio confronto contro il Frosinone entrarono nella storia, portando lo Spezia in Serie A per la prima volta e ricordando quel titolo dei Vigili del Fuoco sul petto.
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Vincenzo Italiano non fece il pompiere… anzi, entusiasmò ancor di più una piazza con un gioco maggiormente brioso in Serie A. Grazie ad elementi mirati e a un gioco costruttivo di primo livello: in casa bloccò l’Inter e Roma, battendo il Milan con un 2-0 davvero meritato. Poi le maggiori ambizioni e il volo verso Firenze per Vincenzo Italiano, che sapeva di dover sfruttare al meglio questa grande occasione. Domenica sarà un’altra storia.