Bologna-Cagliari è il posticipo tra due squadre che nel corso degli anni potevano dare molto di più. Una sfida di rimpianti e di emozioni perse lungo il tragitto.
Il match tra Bologna e Cagliari sembra essere quasi un inno allo scoraggiamento, nonostante si giochi il 1° di novembre. Il posticipo serale del lunedì pone davanti due squadre quasi sfiduciate dai loro campionati recenti, immalinconite da salvezze conquistate senza nemmeno troppo ardore.
Il meccanismo della Serie A con venti club, che da ormai vent’anni sembra aver rovinato la zona salvezza, pone così squadre che con il minimo sindacale mantengono la categoria. Creando anche tanta noia nei tifosi, spesso costretti poi a soffrire in caso di crisi improvvise.
Il Bologna da anni ottiene salvezze, ma non arriva mai a superare la fatidica soglia della crescita. Tanti calciatori bravi e bravini, spesso troppi stranieri, un gioco altalenante, qualche umore della piazza che non deborda.
A Cagliari, invece, va leggermente peggio. Perché nel corso degli anni è arrivato anche qualche big, ma si è subito adattato o quasi al contesto. Il Cagliari o con esordienti oppure in campo con esperti riesce sempre a rendere meno del dovuto, è una constatazione ormai consolidata.
Quel poco da salvare
Sicuramente il match di domani sera sarà importante per i tre punti in palio, che permetterebbero in caso di vittoria almeno di vivere una settimana tranquilla.
Il Bologna deve vincere per togliersi qualche fantasma di turno, capire il perché alcuni meccanismi non vanno e soprattutto dimostrare a Walter Sabatini che quella costruita – in fondo – era una buona squadra. L’addio del direttore sportivo, datato ormai di un mese, è stato forse fin troppo sottovalutato, perché la costruzione della squadra è proprio il punto focale del Bologna. Che ha “eliminato” i rami… vecchi per far più spazio ai giovani, che però non maturano mai.
Il buio prima della luce o viceversa, ma il Bologna rimane sempre una squadra che oscilla dal 12° al 15° posto, mai un salto concreto nella prima parte della classifica, per non parlare della qualificazione in Europa, che ormai manca dai tempi di Francesco Guidolin.
Dall’altra parte, come ribadito, va addirittura peggio. Il Cagliari con Rolando Maran qualche stagione fa era addirittura in zona Champions League, poi ripiombò nelle ansie e nell’anonimato. Soffrendo spesso più del dovuto con Eusebio Di Francesco, rilanciata poi da Leonardo Semplici esonerato troppo presto all’inizio di questa stagione.
Ora è rimasto con i dubbi, le incertezze e le ansie del futuro. Soprattutto guardando alla rosa, perché in alcuni singoli il Cagliari non è secondo a nessuno. Il guaio maggiore però è l’assemblaggio, un amalgama che manca ormai da troppi anni.
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Dove vedere il match
Il posticipo del lunedì sera potrà essere seguito su Dazn, oppure sui canali di Sky Sport Calcio, al n.202 sul satellite oppure digitando il 473 del digitale terrestre, se abilitati.