Genoa-Venezia è un derby di acqua e di Usa. Proprietà americane, progetti particolari e intenzioni serie di mantenere la categoria per aumentare l’appeal all’estero.
Quella tra Genoa e Venezia è una sfida con forti tinte americane. Nel calcio globalizzato, ci stanno anche i derby made in Usa, quello tra il Genoa e il Venezia sicuramente sarebbe stato difficile da prevedere qualche anno fa.
Ritrovatesi nella massima serie, in un confronto che manca praticamente dagli anni Sessanta, i due club hanno l’intenzione di strappare la salvezza, attraverso il gioco e la sensazione che ci sia una piazza pronta a sostenere i propri beniamini. Idoli che, in questo caso, diventano importanti sia per le economie delle due squadre… che per quelle del marketing oltre oceano. È una sfida che sarà seguita soprattutto in Usa, data la matrice delle due nuove proprietà.
Il Genoa da qualche settimana è in mano al fondo americano 777 partners, mentre il Venezia già da qualche stagione ha una proprietà targata Niederauer. Ingenti somme saranno investite nel prossimo mercato per rinforzare due squadre che hanno bisogno di uomini chiave per raggiungere il loro obiettivo. Che parte anche dalla sfida di oggi, i risultati ondivaghi degli ultimi tempi non lasciano di certo tranquilli.
Il pallone e tutto il resto
La sfida degli Usa trapiantati in Italia, oppure delle squadre italiane che puntano all’America. Un po’ a seconda degli umori, questa sfida rimarrà comunque particolare. I rossoblu in mano a 777 partner vengono da 17 anni di proprietà targata Enrico Preziosi, non certo un periodo particolarmente tranquillo.
Prese la squadra lasciando il Como e ottenne una promozione poi vanificata dal Giudice sportivo. Ottenne poi una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A, rimanendo dalla stagione 2007-08 fisso nella massima serie, garantendo anche il record di longevità ligure in categoria.
Un record ottenuto non certo con tranquillità, perché i rossoblù negli ultimi anni hanno spesso vissuto varie peripezie, salvandosi spesso grazie all’ultimo turno favorevole. Nella scorsa stagione solo l’esperienza di Davide Ballardini ha evitato il peggio, dimostrando a Preziosi di essere davvero l’allenatore giusto, nonostante i precedenti tre esoneri. Ora è in bilico, i nomi di Gennaro Gattuso e Andrea Pirlo quasi rimandano alla serie di Boris “Medical Dimension” per alcuni: i tre punti oggi saranno fondamentali per salvare la panchina.
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Il Venezia, invece, ha investito molto, guardando agli Usa ma anche a tutto il mondo. La squadra lagunare è un po’ un misto di calcio centellinato in tutte le nazioni, molto difficile appare l’amalgama tra varie scuole calcistiche. Nonostante tutto, il lavoro fatto nelle scorse settimane comincia a farsi sentire nell’attesa di un mercato di riparazione che potrebbe ancor di più far alzare il livello.