La difesa bunker del Napoli sta diventando l’arma in più della squadra di Luciano Spalletti. Tre solamente le reti incassate in undici giornate, potrebbe diventare la miglior retroguardia di sempre dell’era De Laurentiis.
Il Napoli sorride grazie alla solidità. Non è un caso che sono i numeri a dare man forte alla squadra partenopea, che ora sa anche vincere di misura. Guai a dire però a Luciano Spalletti di essere un “risultatista”, come già detto al collega Max Allegri: si rischia di prendere una ramanzina come al malcapitato cronista di Salerno che ha chiesto informazioni sull’esclusione di Lorenzo Insigne.
Il dato di fatto però è di un Napoli accorto e solido in difesa, partendo dalle retrovie ha costruito davvero un bunker interessante. Mai la squadra azzurra aveva incassato così pochi gol in undici giornate di campionato nella sua storia, un dato importante per chi vuole ambire allo scudetto.
Tre le reti incassate sinora dai partenopei, almeno nei confini prettamente italiani. Alla seconda giornata c’è stata gloria per Andrea Cambiaso al primo gol in Serie A con il Genoa, in una gara vinta poi dal Napoli 2-1. Nella giornata successiva il gol a freddo di Alvaro Morata dopo dieci minuti al “Maradona” e rimonta azzurra ancora per 2-1, infine altra rete presa alla settima giornata a Firenze. Il gol dopo mezzora di Martinez Quarta è stato nuovamente rimontato, vincendo di misura.
In effetti, guardando i dati difensivi dell’epoca De Laurentiis si possono fare anche dei sogni in casa azzurra. La media di gol subiti, se mantenuta, porterebbe a diventare forse la miglior di sempre in Europa, ma è meglio sin da ora non farsi illusioni. Perché ci saranno poi partite ben più combattute e con difese più allegre, prova ne è proprio l’Europa League che spesso dà brividi e incertezze al versante difensivo (cinque reti prese in tre gare).
In Serie A, dopo il ritorno dalla stagione 2007-08, si guardano per bene i dati della retroguardia, che ripartì dai 53 gol presi proprio in quella stagione, andando sempre più migliorando. Sotto i quaranta gol arrivò nella stagione 2010-11, quando Walter Mazzarri aveva affinato per bene la sua difesa a tre, con uomini e interpreti davvero importanti per gli equilibri di gioco.
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Ben più slacciata la formazione partenopea nell’annata 2014-15, quando incassò addirittura 54 marcature, segno che qualcosa proprio non andava. Non a caso, nell’annata successiva, alla fine furono solamente 32 i gol incassati dalla difesa, un gran salto di qualità con Maurizio Sarri. Che collezionò il record difensivo nella stagione 2017-18, quando il Napoli prese solamente 29 gol, collezionò 91 punti… ma lo scudetto andò nuovamente alla Juventus.