Victor Osimhen continua a raccogliere consensi da più parti. Si sprecano i paragoni importanti: per qualcuno può diventare come van Basten.
Da quando è ‘esploso’ a Napoli, a partire dalla seconda parte della scorsa stagione, Victor Osimhen è stato paragonato a tantissimi grandi attaccanti del passato: da Weah a Drogba, da Asprilla al miglior Suazo. Ma per qualcuno che lo conosce molto bene, le sue potenzialità sono altre: potrebbe arrivare ai livelli di van Basten.
Blasfemia calcistica mettere allo stesso livello Osimhen e van Basten? Forse sì, almeno per ora. Anche perché come caratteristiche il centravanti nigeriano e il cigno di Utrecht non sono assimiliabili in alcun modo. Eppure, c’è chi scommette che il potenziale è lo stesso. Parola di Luciano Spalletti. L’allenatore di Certaldo è intervenuto nel panel Casa Corriere al Palazzo Reale di Napoli. E si è lasciato andare a questo paragone a dir poco azzardato, ma motivato.
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E d’altronde non potrebbe essere altrimenti. Non c’è nessuno infatti che ormai conosca l’attaccante di Lagos come lui. Un centravanti devastante che Spalletti si è ritrovato in casa, ereditandolo da Gattuso dopo la sfortunata prima stagione, e sul quale sta facendo un lavoro eccezionale anche per quanto riguarda il miglioramento delle sue qualità tecniche e tattiche.
Osimhen come van Basten? Spalletti è certo
Il primo paragone che viene in mente all’allenatore ex Roma e Inter, pensando a Osimhen, è quello forse più scontato: “Mi ricorda Weah”. Con l’ex centravanti del Milan in effetti qualche somiglianza c’è. George era più tecnico, come ricordato da Luciano, ma dal punto di vista delle qualità i due non sembrano essere troppo diffferenti.
Alto, forte, rapido e velocissimo, bravo di testa, Victor è un centravanti completo. Su alcuni fondamentali deve migliorare. Ad esempio nel controllo e nella coordinazione. Ma le qualità ci sono. Anche per questo, il tecnico si lascia andare a un paragone azzardato: “Mi ricorda anche van Basten, ma lui è più tecnico”.
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Eccessivo? Forse sì. Almeno per il momento. L’allenatore infatti ricorda a tutti: “Victor è giovane e può arrivare a quei livelli lì”. Parole che scaldano il cuore dei tifosi. Con queste premesse, non c’è limite che il Napoli debba porsi. Anche se Luciano non fa promesse: “Proveremo a vincere quante più partite possibili, se poi ci sono squadre più forti lo vedremo. Ma noi ci proveremo partita dopo partita”.