Zdenek Zeman entra ancora di più nella storia del calcio italiano: il tecnico boemo raggiunge un record straordinario di panchine nel nostro campionato.
Tanti auguri Zdenek Zeman! Non è il compleanno del tecnico boemo, oggi, ma il giorno del raggiungimento di un traguardo storico. L’allenatore che più di ogni altro è rimasto impresso nella memoria dei tifosi, nel bene e nel male, è riuscito ad arrivare a un traguardo toccato da pochissimi altri prima di lui.
Decano del nostro calcio, boemo adottato ormai da mezza Italia, da Roma a Foggia, passando per Pescara, ha saputo imprimere il proprio nome nella storia senza vincere mai nulla, se non un campionato di C2 con il Licata e due campionati di Serie B, con Foggia e Pescara. Perché per coloro che amano il calcio e credono più alle emozioni e allo spettacolo che ai freddi numeri e ai titoli, non c’è soddisfazione più grande di un pomeriggio passato a divertirsi, al di là del risultato.
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Per chi crede che lo 0-0 rispecchi la partita perfetta, o che la vittoria migliore sia l’1-0, Zeman rimarrà sempre un mistero. O ancora peggio un perdente. Ma nella storia non si parlerà mai di Allegrilandia, mentre Zemanlandia è ormai termine giornalistico che si è quasi aggettivizzato. Perché Zeman è avanguardia, precursore del calcio che sarà. Con buona pace di chi continua a denigrarlo, nonostante i suoi numeri pazzeschi.
Zeman raggiunge 1000 panchine in Italia
Tra tantissime difficoltà, avventure finite male o terminate prematuramente, Zdenek Zeman è riuscito a raggiungere quota 1000 panchine in Italia tra tutte le categorie. Un traguardo conquistato il 7 novembre 2021 con Foggia-Paganese, gara valida per la tredicesima giornata del campionato di Serie C.
E proprio i social ufficiali della Lega Pro hanno voluto celebrare questo importantissimo step raggiunto dal boemo, ricordando attraverso i numero il suo cursus honorum in Italia. 358 le panchine collezionate in Serie A, 320 in B, 175 in C, oltre 100 tra Coppa Italia e Coppa Italia di C, 24 in Europa, sedendo su panchine importanti come quella di Roma, Lazio, Napoli, ma anche Parma e Lecce.
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La squadra cui è rimasto più legato e che rimarrà per sempre la sua miglior creatura sarà il Foggia, quello che gli ha dato maggiori soddisfazioni negli anni Novanta, ma anche Pescara, Roma e Lazio avranno sempre un posto importante nel suo cuore. Squadre con qui ha posto le basi per una rivoluzione ancora oggi ben visibile, anche se in pochi vorranno riconoscergliene dei meriti.