Antonio Conte, nuovo allenatore del Tottenham, guarda in casa Juventus: nel mirino un fortissimo calciatore bianconero.
L’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Tottenham, in tandem con quello di Paratici in dirigenza, mette in agitazione mezza Serie A. Facile pensare che sul mercato il tecnico degli Spurs guarderà infatti molto al nostro campionato. A tremare sono soprattutto le sue ex squadre: l’Inter e la Juventus.
Se per l’attacco l’obiettivo numero uno potrebbe infatti essere Vlahovic, in ‘rottura prolungata’ con la Fiorentina, sono gli altri reparti che potrebbero essere rafforzati proprio da arrivi nerazzurri o bianconeri. Per la difesa, ad esempio, piacciono molto calciatori come de Vrij e Bastoni. Per il centrocampo, invece, si guarda con interesse in casa Juve.
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Sembra paradossale, ma proprio il reparto fin qui più criticato della Vecchia Signora, il centrocampo, potrebbe servire a Conte per rinforzare la mediana degli Spurs. Nel mirino ci sarebbe infatti uno dei centrocampisti più importanti per Allegri, il più bravo probabilmente negli inserimenti, ma anche uno dei più discussi nelle ultime settimane.
Tottenham: Conte vuole McKennie dalla Juventus
Non Arthur, né Rabiot o Bentancur. Il vero grande obiettivo di Antonio Conte dalla Juventus sarebbe Weston McKennie. Secondo quanto riferito dal Sun, il tecnico degli Spurs avrebbe chiesto alla dirigenza uno sforzo per il centrocampista a stelle e strisce, che già nel corso dell’ultima estate sembrava in uscita dal club bianconero.
La richiesta del club torinese è di almeno 20 milioni. Non pochi, ma nemmeno una somma inarrivabile per una squadra dalle importanti potenzialità economiche come quella londinese. E dunque potrebbe arrivare già nei prossimi mesi una proposta di circa 17 milioni di sterline, capace di far cedere le ‘deboli’ resistenze bianconere.
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Per Weston si tratterebbe di un addio alla Juve dopo solo un anno e mezzo. Finora il suo bottino non è negativo: in 59 presenze ha messo a segno 8 reti e 3 assist, risultando anche decisivo in alcuni frangenti. A rompere però la fiducia della società nei suoi confronti, e anche di quella di parte dell’ambiente, sarebbero stati alcuni comportamenti fuori dal terreno di gioco.
Ad esempio la festa organizzata a casa sua lo scorso anno in piena pandemia, che fece sollevare un polverone mediatico piuttosto imbarazzante per il club, famoso per il suo rigore. Insomma, un suo addio sarebbe tutto sommato poco traumatico per la Juve, pronta a reinvestire un tesoretto su un centrocampista di maggior affidabilità per Allegri.